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Edificio per abitazioni
Anno: 1952 - 1956
Località: Milano, Tre Torri
Indirizzo: via Senofonte 9, via Plutarco 15
Destinazione d'uso: Edifici residenziali
L'edificio, realizzato tra il 1952 e il 1956, sorge all'angolo tra le vie Senofonte, Plutarco e Pompeo, nell’area limitrofa alla storica Fiera di Milano. Qui, per tutti gli anni Trenta, Asnago e Vender si erano già trovati ad operare in tre occasioni lungo via Euripide – tra le quali la notevolissima casa d'abitazione S. Rita, dal fronte leggermente curvo – e negli anni Cinquanta, in via Plutarco, con un altro essenziale ed elegante edificio che rispecchia i loro stilemi più 'classici'. L'edificio di via Senofonte 9, in testa all'isolato, è in effetti il più inaspettato tra quelli realizzati dai due professionisti nel dopoguerra: presenta infatti differenti soluzioni compositive per le tre facciate su strada, così come per le due ‘inusuali’ affacciate sulla corte interna, utilizzando un complesso abaco di aperture – logge profonde inclinate, balconi dalle balaustre in metallo o pietra, finestre di dimensioni variabili e dai serramenti in legno alternato ad alluminio – che riassume il ricco repertorio dei due architetti, aggiungendovi però anche taluni elementi di trasgressione. Lo è certamente l’impaginato su via Plutarco, con una delle finestre del terzo piano che, d’improvviso, traslando verso l’angolo, si amplifica e diventa una vetrata dal serramento in alluminio, così come lo sono le piccole variazioni delle cornici dei balconi in aggetto e delle logge profonde che, su via Senofonte, al secondo e terzo piano si richiudono in parte per creare due finestre in linea verticale. Qui il rilievo plastico del fronte è davvero differente rispetto alla consueta impaginazione grafica delle facciate dei due noti architetti, proponendo la tridimensionalità di un sistema mistilineo di profonde logge sagomate che sfondano i lati del prospetto, tutto ad intonaco tranne alla base e nelle spalle laterali delle logge. Su via Plutarco, invece, il forte aggetto delle balconate, anche se impostato su un inusuale sviluppo orizzontale della facciata, riporta alla coeva casa di Asnago e Vender di via Faruffini.
Il tema del rivestimento si esprime con una ricca variazione del campionario dei materiali scelti per le differenti parti del complesso, a creare delle gerarchie, più che visive, funzionali: lastre di ceppo per il basamento e i fronti esterni più urbani, tessere di ceramica per quelli verso la corte, legati ai servizi, e intonaco tinteggiato per parte della facciata su via Senofonte, tutti gli sfondati e gli spazi comuni interni. Sul piano distributivo, due differenti ingressi caratterizzano l’edificio con le brevi rampe di scale sospese in posizione leggermente inclinata a dare profondità; queste ultime conducono al piano rialzato, da cui si dipartono tre gruppi scale a servizio di cinque alloggi per ogni piano. Qui il tema della luce, costante cifra di riconoscimento del lavoro dei due progettisti, si esprime anche nella scelta di tagli luminosi sulle pareti in fondo all’atrio dove si aprono le finestrature dei corpi scala, così come nella leggerezza dei sistemi di risalita in marmo bianco dai corrimano metallici e i parapetti in vetro.
AA.VV.
Tipografia editrice C. Nani, Como 1986
F. Cadeo, M. Lattuada, C. Zucchi
Skira, Milano 1999