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Piscina Romano
Anno: 1929
Località: Milano, Città Studi
Indirizzo: Via Ampère 20
Destinazione d'uso: Edifici per lo sport
Progettista: Luigi Lorenzo Secchi
Nel 1928 Secchi pubblica un articolo sulla rivista “Il Politecnico” in cui presenta un progetto-tipo di piscina all’aperto. Questo progetto prevedeva una grande vasca da 4000 mq per 1500 bagnanti, sul cui asse longitudinale era collocata la palazzina dei servizi generali e gli spogliatoi, affiancata da due piccoli padiglioni contenenti le docce e i gabinetti. "La soluzione avanzata dal Secchi si poneva nella linea, incoraggiata dal regime, di un coordinamento dei servizi più numerosi e diffusi mediante una tipizzazione, individuando cioè i requisiti essenziali e le prestazioni standard propri di quel tipo e offrendo ai progettisti una soluzione corretta dal punto di vista distributivo e tecnico, adattabile di volta in volta alle necessità specifiche del lotto scelto".
Secchi propone il piano al vicepodestà Gorla che gli offre un milione di lire per la realizzazione di una nuova struttura balneare in via Ponzio: la realizzazione di fatto è la trasposizione del progetto-tipo presentato l’anno precedente. Al centro si trova la grande vasca rettangolare all’aperto di 40 x 100 metri, con una profondità variabile da zero a quattro metri, alimentata con acqua tratta dalla falda e depurata: un’assoluta novità, considerato che fino ad allora le piscine erano realizzate nei pressi dei corsi d’acqua per sfruttarne la portata.
I padiglioni sono disegnati secondo un sobrio stile Novecento: oggi le strutture su via Ponzio sono oggi destinate ad altre attività e l’accesso avviene sul lato opposto, da via Ampére, alterando la percezione degli spazi. Sullo stesso esempio sono state realizzate la piscina Fossati in via Cambini nel 1932 e la piscina Caimi in via Botta nel 1939.