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Anno: 1931
Località: Milano, QT8
Indirizzo: Piazzale Lotto 15
Destinazione d'uso: Edifici per lo sport
Progettista: Cesare Marescotti
La “Società Anonima del Luna Park Lido di Milano”, sul finire degli anni Venti, incaricò l’ingegner Cesare Marescotti di progettare un centro dedicato allo svago accanto all’Ippodromo di San Siro. Il modello di riferimento erano le esperienze newyorkesi dei parchi divertimenti di Coney Island – tra cui anche il complesso propriamente chiamato Luna Park che è diventato il parco divertimenti per antonomasia.
L’inaugurazione della struttura ebbe luogo nel 1930 e fu considerata una novità assoluta: due grandi specchi d’acqua, sinuosi e irregolari, percorsi da piccole imbarcazioni, parzialmente separati da un molo di approdo corredato da un faro a luce intermittente, lampioni di ferro in stile veneziano, pali di attracco, atmosfere lagunari, un isolotto fiorito collegato alla riva da un ponticello, una spiaggia con vera sabbia, finti scogli e trampolini per tuffi nonché un’attrezzatura meccanica, antesignana di quelle dei parchi divertimento attuali, in grado di ricreare delle onde nella vasca più grande. “Tale concezione ludica e gaudente del tempo libero e dello sport mal si conciliava con l’ideologia fascista, che considerava lo sport come strumento di miglioramento del fisico e del carattere, ed era semmai più vicina alle criticate mollezze borghesi. Il Lido [...] fu considerato con un certo sospetto, perchè poco “popolare” e luogo di vizi e promiscuità (…)”
La “Società Anonima del Luna Park Lido di Milano” fallì presto e già nel 1933 l’impianto fu acquistato dal Comune di Milano. La struttura acquistò così un indirizzo più sportivo, eliminando gli elementi frivoli, inserendo nuove attrezzature come i campi da bocce, la pista di pattinaggio a rotelle, i campi da tennis.