Scuola materna Martin Luther King

Scuola materna Martin Luther King

Dopo un iniziale periodo di sperimentazioni, che adeguava gli edifici pubblici milanesi allo standard razionalista (l’esempio più significativo è forse la scuola elementare al QT8 progettata da Arrigo Arrighetti), l ‘Ufficio Tecnico del Comune s’indirizzava alla fine degli anni Cinquanta verso la compilazione di progetti tipo, prefabbricati o con struttura tradizionale, che ha prodotto edifici di anodino impianto, presto obsoleti sia nell’aspetto fisico che in quello funzionale.  L’edificio di Arrighetti invece era stato progettato come espressione dalla impostazione libera e articolata della scuola moderna. I tre elementi principali, collegati da ampi corridoi, sono: 1 ingressi, direzione, vani di riunione, 2 palestra, 3 aule. La parte destinata a direzione è collocata all’interno di un blocco circolare che costituisce uno snodo e una sorta di piazza interna all’edificio, destinata a uso collettivo e utilizzabile dai bambini in occasioni particolari quali recite, esperienze comuni eccetera. Il livello è infatti leggermente abbassato e crea un dislivello che può offrire spazio di seduta. La copertura consente alla luce di filtrare e di illuminare adeguatamente l’ambiente.   La palestra è di ampie dimensioni, coerentemente con l’attenzione dell’architetto al ruolo che l’attività psicomotoria doveva rivestire nella vita della scuola. Le aule, anch’esse di notevoli dimensioni, costituiscono una stecca, che si colloca quasi ai piedi del Montestella e sono dotate di un particolare sistema di illuminazione e aereazione; inoltre hanno verso la corte e la collina stessa, spazi protetti adatti allo svolgimento della didattica all’ aperto.