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Sistemi costruttivi prefabbricati per edifici industriali

Anno:  1962 - 1990

Località: Area metropolitana di Milano, Centro

Destinazione d'uso: Edifici per l'industria

Progettista: Angelo Mangiarotti con G. Ballio, A. Vintani (strutture)

Gli edifici industriali composti in maniera elementare dai componenti di struttura verticale, orizzontale e tetto, risultato di processi costruttivi ridotti all’essenziale, sono stati l’occasione per ricondurre questa elementarietà a un esemplare studio della decorazione del nodo architettonico trave-pilastro-copertura. Il paesaggio dell’area metropolitana milanese riflette questo panorama industriale e in questa produzione gli edifici progettati o prodotti con sistemi disegnati da Angelo Mangiarotti restano i migliori esempi di edilizia industriale realizzata con i numerosi sistemi di costruzione prefabbricati.

 

Il padiglione d’ingresso dello stabilimento FEG realizzato nel 1978 con il sistema BRIONA progettato nel 1972, è impostato su una maglia di pilastri a base quadrata in cui il nodo pilastro trave è complanare al piano della copertura su cui si posano gli elementi ad ‘U’. Fra elementi portati e portanti si trovano scanalature per accogliere i sistemi impiantistici a soffitto. La trave perimetrale riporta in rilievo come ‘fregio’ la traccia degli elementi di copertura. Il tamponamento è in vetro e pannelli di CLS. Questo sistema ha una genealogia nell’opera di Mangiarotti che si diparte da un progetto per Marcianise (1962) passando per il sistema prefabbricato ‘Arrigoni’ (1963) e la realizzazione dello stabilimento ARM Italia, via P. da Volpedo 109, Cinisello Balsamo (1968): un complesso di capannoni e uffici con le stesse caratteristiche di complanarità pilastro copertura e con maglia a base quadrata, rivestito in pannelli di CLS prefabbricati con un caratteristico profilo curvo in testata.

 

Lo stabilimento ELMAG, viale Elvezia 35 a Lissone (1964) con il sistema costruttivo FACEP FM (strutture A. Sbriscia Fioretti) è il capostipite per Mangiarotti di un disegno di elementi con un capitello profilato a mensola come terminale di un pilastro sottile, assieme alla trave che vi si incastra su un ideale piano di sezione, che stilizza le linee di incastro assieme ai profili piani degli elementi. Questo sistema a campata rettangolare, in cui la trave è maggiore dell’elemento di copertura, evolve nel sistema costruttivo UNIFOR “U70” che costruisce lo stabilimento LEMA (1969) ad Alzate Brianza (CO) lo stabilimento UNIFOR (1982) a Turate (CO) e infine questo stabilimento LEMA di Giussano (1990). Nel sistema “U70” la trave su cui si appoggiano gli elementi di copertura, è ridotta di sezione ma irrobustita dal suo profilo a U rovesciata, può accogliere il capitello del pilastro nella sua anima riducendo lo spessore totale della copertura. La sequenza dei pilastri e delle travi disegna le facciate tamponate da pannelli prefabbricati in CLS o metallo o vetro.

 

Giulio Barazzetta