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Clinica La Madonnina

Anno:  1958

Località: Milano, Porta Romana

Indirizzo: Via Quadronno 29

Destinazione d'uso: Edifici per la sanità

Progettista: Ermenegildo Soncini, Eugenio Soncini

 

Definita per i suoi aspetti tecnico-funzionali “una lezione di aggiornamento”, la clinica si compone sostanzialmente di due corpi connessi ai diversi livelli da una serie di percorsi sospesi e trasparenti sui lati.

Una hall disegnata tra grandi aperture in ottone, aperta sul verde con pareti rivestite di boiserie e marmo, anticipa il passaggio sospeso che immette nella zona ristorante-bar e all’area di distribuzione con gli ascensori e il notevole corpo scala dal plastico corrimano in legno curvato, la pedata inclinata e le pareti rivestite in tesserine gialle. Questi servizi rappresentano già il piano terreno del secondo corpo, di otto piani, destinato alla degenza e prospettante sul giardino. Al piano rialzato si accede alla cappella a pianta poligonale ricavata a ponte sulla corte di servizio da cui accedono le ambulanze con rampa laterale ritagliata sul fronte.

 

Memori dell’importanza del rapporto con la natura e con la luce, sulla scia dell’esperienza aaltiana a Paimio e soprattutto di quella di Ponti alla Columbus - dove Eugenio era stato partner - i Soncini impostano le stanze, 16 per piano ad un solo letto ad eccezione del 5° livello a due posti, tutte uguali di una forma esagonale per la privacy dei pazienti ma anche per ricavare una “loggia” per ogni camera aperta sul verde del bel giardino.

 

Maria Vittoria Capitanucci