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Isolato tra via Albricci e piazza Velasca

Anno:  1939 - 1958

Località: Milano, Duomo

Indirizzo: via Albricci

Destinazione d'uso: Edifici per residenze ed uffici

Progettista: Mario Asnago, Claudio Vender

In un lasso temporale che va dal 1939 al 1958, Mario Asnago e Claudio Vender progettano, per conto di Ferdinando Zanoletti (già committente delle case coloniche di Torrevecchia Pia e di due palazzine in via Euripide), una serie di edifici facenti parte dell’isolato delimitato dalle vie Albricci, Paolo da Cannobio e piazza Velasca. Tutti gli edifici sono realizzati in conformità con le disposizioni del piano Albertini per il sistema della “Racchetta”, successivamente confermate dal piano regolatore delle ricostruzione post-bellica nel 1953. L’atteggiamento di Asnago e Vender sembra rinunciare a qualsiasi diversa soluzione del disegno urbano, già rigidamente definito dalle indicazioni di piano, concentrandosi sugli elementi architettonici: l’architettura assume su di sé il carattere di disegno urbano attraverso funzioni, volumi, rapporti con la strada.    

 

In successione, saranno edificati il palazzo di via Albricci 8 (1939-1943), di via Paolo da Cannobio 33 (1949-1950), di piazza Velasca 4 (1947-1952) e, a conclusione, di via Albricci 10 (1956-1958). Con le quattro realizzazioni, si evolve nel tempo la declinazione della tipologia dell’edificio a destinazione mista, con spazi commerciali al piede, uffici nei piani centrali ed appartamenti ai livelli sommitali. 

 

Negli stessi anni, la torre Velasca esemplifica questo stratificato funzionale, dichiarando la diversità quale elemento decorativo. Asnago e Vender non cercano l’unità e la continuità tra i volumi che compongono l’isolato attraverso l’uniformità stilistica e figurativa, ma attraverso l’astrazione degli elementi che concorrono alla definizione del fronte urbano: il piano della facciata segna il confine tra l’interno e l’esterno, dando forma allo spazio. Il fronte appartiene alla città e costituisce la restituzione urbana dell’edificio: solo nella partitura delle finestre, con continue dissimmetrie e variazioni, lascia trasparire le funzioni. 

 

Matteo Novati

BIBLIOGRAFIA SULL'EDIFICIO:

 

C. Pagani

Architettura italiana oggi

Hoepli, pagg. 179-181, Milano 1954

 

P. Bottoni

Antologia di edifici moderni in Milano

Editoriale Domus, Milano 1954

 

Vani Scale e parapetti trasparenti e traslucidi

Sormani, in «Quaderni Vitrums» n.4, Milano 1961

 

M. Grandi, A. Pracchi

Milano, Guida all’architettura moderna

Zanichelli, Bologna 1980

 

M. Boriani, C. Morandi, A. Rossari 

Milano contemporanea. Itinerari di architettura e urbanistica

Riuniti Editore, p.138, Torino 1986

 

L. Conzales, S. Peirone

Asnago e Vender. L'isolato di via Albricci a Milano

Alinea, Firenze 1994