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Anno: 1933 - 1934
Località: Milano, Brera
Indirizzo: via dell'Annunciata 23/1
Destinazione d'uso: Edifici residenziali
Progettista: Luigi Figini, Gino Pollini
La casa di via dell’Annunciata, prima esperienza di condominio “moderno” in città, è chiamata “a ville sovrapposte”, più per un omaggio all’immaginifico lessico corbuseriano che per l’invenzione di una vera tipologia. Si tratta infatti di un edificio di sei piani in cortina affacciato sul secolare giardino Perego, coronato da un attico circondato da una grande terrazza panoramica attrezzata con vasche e aiuole, tema che ricorrerà sempre sulle coperture dei loro edifici residenziali alti in città.
In realtà, si dovrebbe parlare di “casa con una villa sovrapposta”, dato che al di sotto di questa sono disposti normali alloggi di diverso taglio con solo i balconi dei soggiorni rivolti verso il giardino. A piano terra verso strada sono ritagliati nei grandi portali di ardesia nera gli accessi ai parcheggi meccanici (una novità per l’epoca), mentre l’androne d’ingresso, con serramenti e parapetti in ferro nero, pavimenti in lastre di marmo Vallestrona e corpi illuminanti disegnati ad hoc, è protetto da una pensilina a sbalzo sul lato corto dello stereometrico corpo di fabbrica. e facciate in intonaco Terranova color senape, le ampie vetrate dei serramenti in legno scorrevoli o a coulisse, le austere opere da fabbro danno a questo edificio un tono intransigentemente razionale pur se destinato ad un mercato alto borghese: ed allora, ancor più che oggi, questa era una rischiosa scommessa.
Negli anni Ottanta fu chiesta a Pollini una consulenza per risanare e cambiare colore alle facciate: optando per un tenue color avorio, si concentrò soprattutto sull’innesto dei parapetti ai piani dei balconi, perchè, disse, “l’acqua è il nostro peggior nemico”.