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Scuola Germanica

Anno:  2006 - 2007

Località: Milano, Brera

Indirizzo: via Legnano 24

Destinazione d'uso: Edifici per l'istruzione

Progettista: Broggi & Burckhardt Architetti Associati

Il progetto per la DSM dello studio associato Broggi e Burkchardt ha previsto l’aggiunta di un corpo destinato all’asilo e la ridefinizione dell’edificio esistente e del sistema dei percorsi. Come elemento caratterizzante e di forte riconoscibilità anche a distanza, il raccordo fra le due parti è stato realizzato attraverso una torre vetrata. La torre, risultante dalla composizione di due volumi, uno trasparente e l’altro in pannelli prefabbricati in cemento, è stata collocata sulla testata del fabbricato preesistente su via Cazzaniga.Un passaggio coperto adibito ad ingresso principale la collega con il nuovo edificio. Esso si sviluppa con un prospetto allungato e compatto su via Legnano, in cui ricorre ancora una volta la dialettica fra parti vetrate e parti opache in cemento. Al di sopra è situato un parallelepipedo trasparente che dà accesso ad un terrazzo fruibile dagli studenti della scuola, raggiungibile anche dai piani superiori del vecchio edificio.

 

Contrapposto al fronte “duro” su via Legnano è invece il prospetto sull’interno. Secondo un andamento gradonato il volume si sfrangia progressivamente, sino a realizzare una totale permeabilità sul giardino retrostante. La maggior articolazione di questo corpo corrisponde alla necessità di organizzare per unità funzionali la scuola materna. Ad ogni volume corrisponde una sezione pedagogica, ciascuna a sua volta impostata su due aree distinte: nella parte retrostante la “grotta”, ambiente concluso e protettivo, nella parte prospiciente il giardino la “serra”, spazio aperto e permeabile al mondo esterno. L’utilizzo di vele gialle sul fronte interno corrisponde anche formalmente al progressivo aprirsi dell’architettura alla natura. Questo sistema di “velari” garantisce inoltre un efficace sistema naturale di illuminazione filtrata, adatta sia alle giornate soleggiate che a quelle nuvolose.Lo sviluppo dell’asilo su un unico livello permette un’estrema flessibilità delle fonti di luce, sia a livello artificiale che naturale: il più delle volte si tratta di luce diffusa, attraverso elementi multidirezionali, e di luce zenitale, oppure, come nel caso del grande atrio, di luce proveniente dal giardino pensile attraverso serramenti vetrati sul lato sud. In testa al nuovo corpo di fabbrica si trovano infatti gli spazi di distribuzione e i servizi comuni, come l’atrio d’accesso, la mensa e una sala per le attività libere.

 

Federico Ferrari