Lo Staff di Ordine e Fondazione è a disposizione per supportare nella risoluzione di problematiche e segnalazioni.
Qui i contatti degli uffici
Edificio per uffici in Corso Europa
Anno: 1955 - 1957
Località: Milano, Duomo
Indirizzo: Corso Europa 22
Destinazione d'uso: Edifici per uffici
Progettista: Ludovico Magistretti
Posto all’inizio dello sventramento costituito da corso Europa, l’edificio di Magistretti basa la propria organizzazione spaziale sull’esiguità delle dimensioni del lotto (uno degli ultimi rimasti liberi) combinata alla necessità di consentire un certo grado di variabilità planimetrica, volta ad assicurare eventuali modifiche nella suddivisione e dimensione degli uffici cui è interamente destinato senza alterare il prospetto sul corso. Profondo solo 14 metri, il palazzo è un corpo doppio con atrio a pianta irregolare che ospita la scala centrale e su cui affacciano tutti gli ingressi.
Il fronte, in cui si risolvono le istanze di rappresentatività urbana, è determinato dalla scansione strutturale verticale dei sei pilastri e da quella orizzontale definita dalla suddivisione in tre porzioni di ciascun serramento in alluminio, la cui intelaiatura consente l’inserimento di tramezzi divisori anche a cavallo delle diverse finestre. In questo modo il curtain wall, elemento già consolidato nella realizzazione di edifici terziari dell’epoca, abbandona la sua classica declinazione di facciata interamente vetrata con l’applicazione di tamponamenti in granito alti 1,40 metri dal piano – misura determinata dall’altezza di un classificatore standard – che reggono due finestre rettangolari (una a ghigliottina e una con anta a ventola, prodotte in serie) inframmezzate dalla porzione del serramento a tutta altezza, apribile di nuovo a ghigliottina e realizzato su disegno. L’alternanza ritmica degli elementi del serramento definisce in facciata una fascia verticale continua, la cui linearità è assicurata anche dalla assoluta complanarità dei serramenti con la facciata stessa. In questo modo la superficie bidimensionale del fronte viene trasformata in un elegante e rigoroso disegno che diventa anche l’unico elemento “decorativo” dell’edificio. L’atrio a pianta trapezoidale è affacciato direttamente su corso Europa da una parte e sulla plastica scala dall’altra, che distribuisce gli uffici e che è realizzata in calcestruzzo armato a vista per l’intradosso e gomma per pedate, alzate e pianerottoli di distribuzione interna. Nella porzione di facciata individuabile come basamento dell’edificio sono state ricavate, oltre al cancello d’ingresso, cinque vetrine a doppia altezza, al cui interno è presente un soppalco dotato di un ingegnoso sistema scorrevole in legno retto da guide laterali e servite da un cortile posteriore su cui affacciano i rispettivi retro-bottega.
La facciata è rivestita in lastre di granito bianco lucidato, che sono complanari sia ai serramenti sia ai pilastri in cemento armato a vista e l’unico elemento di eccezionalità alla simmetria imposta da Magistretti è costituito dalle due campate di destra dell’ultimo piano, in cui i pilastri lasciati liberi consentono di leggere la presenza di un terrazzo.