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Edificio industriale Velca

Anno:  1961 - 1962

Località: Legnano, Nord

Indirizzo: via Juker

Destinazione d'uso: Edifici per l'industria

Progettista: Vito e Gustavo Latis

La sede della Velca, venne costruita dagli architetti Vito e Gustavo Latis nel 1961-62 nell’ambito di un felice rapporto di collaborazione tra lo studio milanese e i titolari della ditta che si estese anche ad altri interventi. Lo stabilimento occupava in origine una superficie di 3300 m2, venne successivamente ampliato dagli stessi Latis estendendo il sistema degli shed ed inserendovi un corpo verticale. Affacciata sull’orlo di un terrazzo morenico, ben visibile dalla statale saronnese, sembra porre a prospetto della retrostante area industriale il ritmo della lunga serie dei propri capannoni. 

 

Il complesso, pensato per una fabbrica di mobili da ufficio di buon design, affianca lunghe teorie di shed (a capanna) alla sede amministrativa/espositiva posta in aggetto sull’angolo verso la strada di accesso. Sul lato interno di questa ha inizio un passaggio di distribuzione che si fa largo su tutta la lunghezza del corpo a shed, dividendone le quattro teorie in tre e una. Questa separazione era di fatto programmatica, rendendo autonomo, per ragioni di sicurezza, il reparto verniciatura ed era già stata sperimentata, pur con necessità diverse, nel vicino stabilimento Cantoni di pochi anni precedente. Gli shed sono costituiti da capriate prefabbricate eseguite a pié d’opera. L’edificio direzionale che accoglieva in circa 500 m2 l’amministrazione, gli spogliatoi dei dipendenti e, nell’ampio corpo vetrato, lo spazio espositivo risulta dalla compenetrazione di due corpi a falda che vanno a comporre un tetto a capanna a quote sfalsate. Nel primo, sull’angolo del complesso, il denso corpo in laterizio è dichiarato dai risalti dei davanzali e degli architravi in cemento a vista sulle aperture ed in particolare sulla grande finestra angolare del primo piano, mentre il secondo è un corpo trasparente in vetro e alluminio la cui testata è vetrata su tre lati, che fluttua sospesa sopra il pilastro d’angolo. II corpo denso sembra fare da base al corpo vetrato, che slitta leggermente in avanti sul piano di facciata e lo sovrasta in altezza con una ulteriore fascia vetrata. Il tema della bipartizione di un fronte a capanna è frequente nell’opera dei Latis, anche in edifici di diversa funzione, e con le aperture caratterizza anche le testate dei corpi a shed.

 

A seguito della chiusura della Velca, il complesso ospita attualmente i magazzini di una grande rivendita di mobili; sostanzialmente in buone condizioni, fatta eccezione per il grande corpo vetrato che, perso il suo ruolo espositivo, ha subito una manutenzione frettolosa che ne ha eliminato la trasparenza e compromesso l’elegante disegno originario.

 

Alessandro Isastia