Caricamento...

Nuova sede della Deloitte

Anno:  2001 - 2004

Località: Milano, Tortona

Indirizzo: Via Bergognone 53

Destinazione d'uso: Edifici per uffici

Progettista: Mario Cucinella Architects

L’edificio ubicato nella zona Tortona-Savona nella parte sud-ovest della città è il risultato di un concorso lanciato dalla Società Hines per il rinnovamento edilizio di alcuni fabbricati degli anni 60-70 del complesso di proprietà ex Poste Italiane. La proposta del progetto consisteva nella restituzione di un complesso urbano ben identificato che si pone come Landmark nella città riunificando i quattro edifici in un unico articolato complesso architettonico. L’edificio che prospetta su via Bergognone di nove piani orientato in parte a sud ovest e a nord ovest è la parte più caratterizzata del progetto oltre alla recuperata corte interna, che è trasformata una piazza parzialmente coperta con una sofisticata vela vetrata composta da “scaglie­lastre” di vetro dall’elegante e suggestiva forma. La trasformazione dell’edificio ha permesso una completa modernizzazione degli spazi interni grazie ad una nuovo concetto distributivo e ad una significativa riqualificazione energetica e ambientale.

 

L’accesso all’edificio avviene da Via Tortona tramite una larga apertura creata in uno degli edifici attraverso la quale, dall’esterno si riesce a percepire la corte interna che è lo spazio distributivo per gli ingressi dei singoli edifici, il cui piano seminterrato si raccorda al piano della corte con una interessante soluzione paesaggistica, costituendosi come spazio urbano autonomo. La semplice soluzione architettonica voluta per gli edifici “interni”, caratterizzati da un intonaco colorato e dalle finestre modulari arricchite da una interessante soluzione di dettaglio dell’imbotte, restituisce un’immagine molto “europea” all’intervento che trova nella tecnologica facciata verso via Bergognone l’immagine più rappresentativa. La facciata completamente vetrata è ritmata secondo un modulo ripetuto per tutto il fronte estendendosi anche oltre i limiti del volume costruito. Il fronte si percepisce come uno “screen” più che come una chiusura, di un velo attraverso il quale si percepisce l’architettura interna dell’edificio ma in grado di comprendere anche l’architettura del contesto.

 

Le analisi energetiche dinamiche condotte sull’edificio in fase di progettazione sono state orientate all’ottenimento delle migliori condizioni di irraggiamento e controllo della radiazione solare sia per la riduzione dei carichi termici estivi che per il risparmio energetico. La soluzione adottata per il controllo della sovraesposizione termiche della facciata sud-ovest è una seconda pelle in vetro distante 60 cm dal serramento interno questa seconda pelle è realizzata con vetri selettivi che riducono l’impatto della radiazione solare diretta, particolarmente efficace con l’orientamento sud-ovest, ovvero con angoli incidenti più ortogonali alla facciata. Un contributo significativo è dato anche dallo schermo naturale dato dalle alberature esistenti efficaci .no ai piani più bassi. L’edificio articola un approccio bioclimaticamente passivo, l’utilizzo della massa e la presenza delle controsoffittature forate ad uno attivo con soluzioni impiantiste molto efficienti, come le travi fredde parzialmente integrate nei soffitti e nel sistema di illuminazione. Gli impianti sono integrati con un sistema di produzione elettrica tramite celle fotovoltaiche. L’insieme di alte prestazioni dell’involucro e di soluzioni impiantistiche avanzate consente all’edificio di raggiungere livelli di consumo energetico di circa il 50% rispetto a edifici coevi, e di avere alti livelli di comfort ambientale.

 

Alessandro Trivelli