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Asilo di via Brivio

Anno:  2006 - 2007

Località: Milano, Villa Pizzone

Indirizzo: via Brivio

Destinazione d'uso: Edifici per l'istruzione

Progettista: Enrico Boccardo, Emilio Pizzi, Ettore Zambelli

Il progetto di questa scuola materna è posto in un'area sulla quale era presente una struttura equivalente ma che era stata distrutta da un incendio doloso. La vicinanza dell’attiguo campo nomadi ha portato il Comune di Milano a richiedere una particolare attenzione alla sicurezza anche in considerazione della posizione marginale rispetto al tessuto urbano in cui è collocata la scuola. Gli obiettivi erano quelli di configurare uno spazio molto flessibile, adattabile alle esigenze attuali e future ma che potesse essere un riferimento per l’edilizia scolastica sostenibile.

 

L’edificio è realizzato con la tecnologia a secco con esclusione delle parti interrate, impiegando strutture in acciaio e chiusure stratificate ad alto isolamento termico a rivestimento ventilato. L’accesso avviene da nord tramite una passerella metallica al corpo alto due piani che contiene l’ingresso e i locali amministrativi e di servizio, il baby-parking e la ludoteca accessibili anche fuori dall’orario canonico dell’asilo. Dall’ingresso, con un salto di quota che i bambini percorrono con uno scivolo, si giunge alla piazza vetrata sul giardino interno di accoglimento e di attività scolastica per poi giungere alle aule che accolgono l’attività didattica poste nel corpo basso orientato a sud. Il progetto si è sviluppato all’interno di una ricerca universitaria del Dipartimento Best del Politecnico di Milano per l’attuazione di strumenti e strategie per l’ottenimento degli obiettivi di sostenibilità nel settore delle costruzioni. Il consumo energetico stimato con strumenti di simulazione delle prestazione energetiche è di 20Kwh/ mqAnno che è molto basso per edifici adibiti a questa funzione. Sulla copertura è predisposto un futuro teatro all’aperto e sulla parte inclinata sono inseriti dei pannelli fotovoltaici in silicio amorfo. Un aspetto progettuale molto interessante e particolare è lo studio della ventilazione naturale con l’inserimento di sei camini solari posti in copertura che prendono una forma ottimizzata data dall’orientamento e dall’andamento solare verso il quale si affacciano con un vetro extra chiaro, anche per questo elemento sono state sviluppate le simulazioni dinamiche di funzionamento in inverno e durante il periodo estivo.

 

Il fronte sud si articola volumetricamente con dei “bow­windows” protetti al sole che creano degli ombreggiamenti variabili sulle parti vetrate della facciata. L’edificio è free-running per la maggior parte delle stagioni miti, mentre un sistema scaldante/raffreddante a pavimento, integrato da ventilazione meccanica, garantisce condizioni di comfort nelle stagioni estreme, l’acqua calda (riscaldamento+ACS) e quella fredda sono prodotte da una pompa di calore geotermica che viene alimentata in buona parte dal sistema FV posto sul tetto. L’acustica è stata particolarmente studiata al . ne di ottenere il massimo comfort acustico in considerazione dell’ambiente esterno e delle attività interne. Le sistemazioni esterne prevedono l’installazione di spazi attrezzati quali un orto, un frutteto, un lago naturale e un labirinto profumato. Lo scopo di queste aree verdi è quello di unire la funzione ricreativa a quella conoscitiva in grado di creare aree esterne ludico-didattiche. Vincitore del premio Eurosolar Italia 2006 (superficie: 1.880 mq, costo: 1.900.000 euro).

 

Alessandro Trivelli