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Anno: 1952
Località: Milano, Brera
Indirizzo: Largo Donegani 2
Destinazione d'uso: Edifici per uffici
Progettista: Gio Ponti, Antonio Fornaroli, Eugenio Soncini
Costruito a 15 anni di distanza, il palazzo per uffici prospiciente la prima sede della Montecatini (1936-38) riafferma alcuni principi compositivi e la scelta di taluni materiali, sicché può apparire l’esito di un’unica operazione anche se, come nota Bottoni, «la forma esterna a paragone del contiguo palazzo appare soverchiata dalla ricchezza e vistosità dei materiali». Anche qui al marmo è affidato il rivestimento dell’intero edificio, un Nuvolato Aprano verde chiaro; sulle facciate interne si trova invece un mosaico di marmo di Carrara (tesserine 2x4) a superficie ruvida.
Interessante però osservare gli elementi di continuità con l’esperienza precedente che si propongono di intrattenere un dialogo con l’edificio degli anni trenta, nonostante le consistenti differenze. Il lotto a disposizione ha infatti una configurazione del tutto diversa: coincide con unico grande isolato triangolare, proprio di fianco al preesistente Palazzo Montecatini. Il progetto prevede un edificio trapezoidale a corte, confermando pienamente la logica insediativa “a blocco” ma articolando e proporzionando i volumi a seconda degli affacci.
Anche qui un corpo più alto, di 13 piani, rivolto verso via Moscova e piazza della Repubblica, collega due corpi più bassi, di 8 piani, disposti lungo il filo stradale di via Principe Amedeo e di via Turati e si offre alla città come elemento di accoglienza (e serve l’edificio per l’ingresso al pubblico). Lì era ricavato lo spazio degli accessi tramite la rientranza sulla strada, qui l’angolo viene smussato a ricavare una piccola piazza triangolare; lì dove il corpo principale era convesso, qui si fa concavo, a sottolineare l’elemento di accoglienza. Il quarto lato che chiude l’isolato, sulla via Montebello, è più basso e con un carattere decisamente domestico: diversamente dal corpo alto, qui la partitura della facciata è spiccatamente orizzontale; inoltre un interessante sistema di aggetti modula la facciata come una gemma.
La soluzione distributiva è pure originale: dalle porte sulla piccola piazza si accede infatti ad una grande galleria dove vengono esposti i prodotti della Montecatini. Di qui si passa ad un androne che distribuisce agli ascensori. Al piano terra dei due corpi di 8 piani si aprono grandi vetrate per negozi. Come nell’altro edificio, gli interni sono estremamente curati nei minimi dettagli, con finiture diverse (sia verticali che orizzontali) a seconda della destinazione d’uso degli spazi (di rappresentanza, di servizio e degli uffici per gli impiegati). Attualmente di proprietà delle Generali, l’edificio ospita il consolato degli Stati Uniti d’America.