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Sistemazione di piazza San Nazaro in Brolo
Anno: 1989 - 1992
Località: Milano, Guastalla
Indirizzo: piazza San Nazaro in Brolo
Destinazione d'uso: Sistemazioni urbane
Progettista: Umberto Riva
Il progetto realizzato per la Piazza San Nazaro fa parte di una serie di incarichi che la Metropolitana Milanese ha assegnato negli anni ottanta per la sistemazione di superficie delle fermate della linea 3. La piazza, che si trova in posizione tangenziale rispetto al Corso di Porta Romana, costituisce il sagrato della basilica paleocristiana degli Apostoli. Fondata nel quarto secolo con un impianto a navata unica la basilica è stata successivamente ampliata dal volume della torre rinascimentale in laterizio del mausoleo Trivulzio, attribuito al Bramantino, anche se i lavori sono stati più volte interrotti e ripresi da altri fino al completamento della cupola nella metà del XVI secolo, senza mai arrivare alla finitura degli esterni.
Alla fine degli anni ottanta lo scavo del pozzo di aerazione della linea 3 della Metropolitana Milanese, rende necessario il ridisegno complessivo della piazza che con l’occasione viene anche chiusa alla circolazione automobilistica. La griglia di aerazione, collocata proprio davanti alla chiesa, viene nel progetto di Umberto Riva ripensata come se fosse un livello archeologico precedente e perciò collocata ad una quota più bassa. Tutto l’intervento è pensato sui dislivelli che, attraverso la pavimentazione disegnata secondo le linee di pendenza, confluiscono in un unico compluvio. La lunga traccia della caditoia mette in relazione gli ambiti del progetto: il sagrato della chiesa, la statua di San Ulderico (una delle opere erette da Carlo Borromeo durante la peste) e l’area alberata. Il sagrato diventa una rampa che con la sua presenza cerca di equilibrare la mole imponente del mausoleo e restituire alla chiesa una zona di rispetto. Sul lato opposto al sagrato si trova un’area di sosta piantumata a quinconce con bagolari - alberi ad alto fusto tipicamente milanesi – che ha la funzione anche di schermare l’intervento realizzato nel secondo dopoguerra. Altri due alberi svolgono un compito di raccordo con il basamento di forma ellittica della statua di San Ulderico. La nuova posizione della statua risulta leggermente ruotata in direzione della chiesa, evitando in questo modo di definire un unico centro per la piazza. Il perimetro del basamento è un canale, alimentato da una fontanella, che rimanda all’originaria collocazione della statua posizionata su un antico ponte del naviglio.
Riva cura tutti gli elementi di arredo della piazza: la grata, i paracarri, i lampioni, l’edicola dei giornali, la fontanella, i doccioni alla base della statua. Alcuni elementi sono in ghisa, altri in bronzo, altri in ferro mentre alcuni dettagli della grata in ottone. La pavimentazione è costituita da cubetti di porfido e in pietra di Trani, mentre la caditoia, i cordoli, i paracarri e il sagrato in granito grigio; lo zoccolo posto sotto la statua è in granito rosa e l’intorno alla grata è composto da lastre di marmo verde.