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Sistemazione dell'area di San Lorenzo
Anno: 1986 - 1999
Indirizzo: Corso di Porta Ticinese, Milano
Destinazione d'uso: Sistemazioni urbane
Progettista: E. Battisti, S. Tintori
Nel 1986 il Comune di Milano ha bandito il Concorso Nazionale per l’area di San Lorenzo che si è risolto con la premiazione a pari merito del gruppo di Emilio Battisti e quello di Silvano Tintori; il progetto, perlomeno in origine, prevede la ricostruzione dell'ambiente precedente le demolizioni risalenti la Seconda Guerra Mondiale.
Circa dieci anni dopo, il Comune ha assegnato l’incarico per la redazione del Piano Particolareggiato che riduce l’area da progettare, originariamente inclusa all’intero dell’isolato compreso tra via Mora, via de Amicis e piazza Vetra. Il piano proposto si pone come obiettivo sia quello di ricucire una situazione urbana del tutto incoerente, deturpata dal susseguirsi di eventi parziali e incompiuti, sia di affrontare la questione del tracciato tranviario - spostato provvisoriamente negli anni cinquanta per consentire il consolidamento delle colonne - che tagliava in due il sagrato della basilica di San Lorenzo.
Partendo dal presupposto che l’area potesse essere pedonalizzata, il piano individua come obiettivi: la definizione di una trama di percorsi pedonali, il recupero degli ultimi segni rimasti dei terraggi - strade di servizio al naviglio - e propone la ricostruzione della cortina edilizia, oggi interrotta, del grande isolato antistante la basilica.
Nel vuoto compreso tra il sagrato e la porta medievale è stata ricavata la “piazza laica”, mentre gli spazi pubblici sono stati progettati perseguendo un’ambientazione consona al particolare valore storico del luogo, giustapponendo materiali della tradizione locale e ricorrendo a pochi complementi quali lampioni e sedute. Il progetto, solo in parte realizzato, vede nel 2002 il compimento dei lavori della pavimentazione degli spazi pubblici e il recupero di un edificio di proprietà comunale su via De Amicis.
L’acceso dibattito ripreso nel 2005 si è concluso con l’adozione da parte del Comune di Milano del Piano Particolareggiato il 29 marzo 2006. Le vivaci polemiche sul piano sono state successivamente superate concordando la riduzione delle volumetrie degli edifici antistanti la Basilica di San Lorenzo e con la scelta condivisa anche dal Consiglio di Zona di indire il concorso per la progettazione di un nuovo elemento architettonico/artistico che potesse risolvere il problema del frontespizio cieco all’ingresso della via Pioppette e che fosse capace di offrire una migliore definizione e riconoscibilità della piazza di recente formazione.
La zona è quindi ancora oggi una mescolanza di progetti lasciati a metà. «Quello che c' è oggi - dichiara Emilio Battisti - è il risultato di una serie di piani regolatori realizzati solo parzialmente dall' Ottocento a oggi. Il risultato è un' area incompiuta».