Dal 28.03.2011 al 27.04.2011
Depositata il 21 marzo la sentenza che ribadisce le competenze dei geometri limitate a costruzioni modeste con esclusione delle strutture in c.a.
La Suprema Corte, con la recente sentenza n. 6402/11 depositata il 21 marzo
scorso, ha ribadito e attualizzato alcuni principi noti, esprimendosi in maniera chiara sui limiti delle competenze dei geometri rispetto a quelle riconosciute all'architetto e all'ingegnere.
In particolare, con la pronuncia citata, per la Cassazione la competenza dei geometri è limitata alla progettazione, direzione e vigilanza di modeste costruzioni civili, con esclusione di quelle che comportino l'adozione, anche parziale, di strutture in cemento armato; l'unica eccezione che consente in via eccezionale al geometra di intervenire è prevista solo per piccole costruzioni accessorie nell'ambito degli edifici rurali o destinati alle industrie agricole che non richiedano particolari operazioni di calcolo e che per la loro destinazione non comportino pericolo per le persone.
La Corte ribadisce con chiarezza la esclusiva competenza di architetti ed ingegneri
in riferimento alle costruzioni in cemento armato, evidenzia i limiti delle competenze per i geometri riconfermando, come già censurato in altre pronunce quali la n. 19292/09, l'illegittimità della progettazione e direzione di un'opera da parte di un geometra in materia riservata alla competenza degli architetti e degli ingegneri.
Di seguito il Comunicato Stampa del Consiglio Nazionale.
Roma, 22 marzo 2011.
“Siamo soddisfatti per la sentenza della Corte di Cassazione che, limitando lo sconfinamento delle attività dei geometri nelle professioni di architetto e di ingegnere, ristabilisce in modo inequivocabile il principio del rigoroso rispetto delle competenze professionali di ciascun soggetto.”
E’ il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) alla sentenza 6402 della Cassazione che chiarisce come il geometra possa, da solo, progettare e costruire unicamente “modeste costruzioni civili” senza strutture in cemento armato.
“Competenze professionali, qualità del progetto e della realizzazione delle opere – secondo gli architetti italiani - rappresentano elementi assolutamente imprescindibili e necessari per la tutela e per la sicurezza dell’ambiente e dell’abitare”.
“Ribadiamo ancora una volta – conclude il Consiglio Nazionale - la nostra più ferma contrarietà a modifiche e ampliamenti delle competenze professionali che non siano realizzati con il coinvolgimento dei rappresentanti delle professioni coinvolte”.