Dal 08.02.2010 al 20.03.2010
Il 19 marzo presso il Salone d’Onore della Triennale Milano si terrà l'edizione 2010 del convegno internazionale High Green Tech Symposium: riferimento dell’architettura ecologica europea
Portare la sostenibilità verso la bellezza è il tema dell’edizione 2010 di
High Green Tech Symposium, il convegno internazionale annuale che fa il punto sull’avanguardia dell’architettura ecologica europea che si svolgerà venerdì 19 marzo 2010 dalle ore 9,30 alle 18,00 nel Salone d’Onore della Triennale di Milano.
Il Symposyum, che ha il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, è organizzato da Nemeton High Green Tech Magazine, Promoverde, Sistemi Editoriali Esselibri Simone in collaborazione con Unacoma Service e Legambiente nel contesto della mostra Green Life, organizzata da Legambiente, Ambiente Italia e La Triennale di Milano.
HIGH GREEN TECH - Relatori provenienti da tutta europa mostreranno le ultime realizzazioni dell’integrazione fra verde e architettura, una scelta progettuale che si è rivelata vincente per lo sviluppo del costruire sostenibile, dal singolo edificio alla programmazione territoriale. Architettura, design, paesaggio, florovivaismo insieme ad agricoltura, alimentazione e ambiente si scoprono uniti dall’elemento vegetale che assume valenze alte e fondanti, tornando ad avere un ruolo centrale nell’interazione con l’uomo e il suo sviluppo. Le high green technologies, dal verde verticale ai giardini pensili stanno cambiando il volto delle nostre città, ponendosi sempre più come soluzione concreta, durevole ed efficace per il futuro delle città.
SOSTENIBILE MA BELLO - Stiamo assistendo in questi anni, nella zona dell’architettura “sostenibile”, che inizia a coincidere finalmente con la prassi costruttiva corrente, ad una sottile presa di potere da parte dei tecnocrati. In un panorama in cui non esistono e non possono esistere regole precise, ci si aspetta che sia la tecnologia a salvarci. Dostoevskij e Sottsass erano di altra opinione quando affermavano: “La bellezza salverà il mondo”. È innegabile che tutta la cultura ecologica contemporanea risente di uno spirito di sacrificio e di autopunizione che la porta a privilegiare un’estetica della rinuncia e della povertà. Ora, a oltre trent’anni dalla sua nascita, l’architettura sostenibile può fare un passo in avanti e iniziare a porsi la questione della forma e quindi della bellezza. Tema scivoloso, difficile, impalpabile ma imprescindibile e necessario.
La tecnologia non è sufficiente, come sviluppare un’estetica ecologica? Può la tradizione italiana della bellezza contribuire allo sviluppo del progetto sostenibile? Si può cambiare l’immaginario punitivo dell’ecologia? Può la prassi ecologica coincidere con il piacere? Può essere “piacere” il nuovo termine guida dell’ecologia? Come sviluppare la bellezza nel progetto sostenibile?
TRA I RELATORI ci sono nomi di rilievo internazionale del progetto, della scienza e del mondo del verde. Fra gli architetti, Lucien Kroll, grande outsider e maestro riconosciuto dell’architettura ecologica; Marcel Kalberer, autore di incredibili e uniche costruzioni vegetali; Massimo Iosa Ghini, rappresentante della nuova architettura italiana. Fra i ricercatori troviamo Enzo Tiezzi, unico italiano a far parte del gruppo dei 25 scienziati che negli anni ottanta ha messo a punto il concetto di sviluppo sostenibile, autore di “La bellezza e la scienza” e “Che cos'è lo sviluppo sostenibile?”; la biologa Giulia Caneva, Giuseppe Barbera autore, fra gli altri di “Tuttifrutti”. Arturo Croci fa da coagulante per il mondo del florovivaismo che vede rappresentanti dalle maggiori organizzazioni della penisola. Nel complesso un’occasione unica in cui il mondo del progetto e quello del verde si incontrano e dialogano sul terreno comune della ricerca per una sostenibilità reale e bella.
“Noi vogliamo il mondo perché è bello, i suoi suoni, i suoi odori, la composizione delle sue strutture, la presenza sensibile del mondo come corpo. In breve, sotto la crisi ecologica giace la ben più profonda crisi dell’amore, il fatto che il nostro amore ha abbandonato il mondo; e che il mondo sia privo di amore risulta direttamente dalla repressione della bellezza, della sua bellezza e della nostra sensibilità alla bellezza. Perché l’amore torni al mondo è prima necessario che vi torni la bellezza, altrimenti ameremmo il mondo solo per dovere morale: pulirlo, conservarne la natura, sfruttarlo di meno.”
James Hillman, Politica della bellezza.
Programma della giornata
Saluti
Alberto Manzo, Ministero Politiche agricole, alimentari e forestali
Guglielmo Gandino, Unacoma
Gianluca Cristoni, Promoverde
Andrea Poggio, Legambiente
Introduzione
La bellezza e la scienza
Enzo Tiezzi, Università di Siena
Ricerca architettonica
Le città naturali
Lucien Kroll, architetto, Belgio
Sostenibile ma bello
Massimo Iosa Ghini, architetto, Italia
L’architettura di salice per un mondo ecologico - Willow-architecture for a social-ecological world
Marcel Kalberer, architetto, Germania
Ricerca formativa
Una metodica per il disegno del Verde
Maria Bottero, Politecnico di Milano
Le diverse modalità di dialogo dell’architettura con la natura
Achille Ippolito, Università Sapienza, Roma
Ricerca botanica
Natura e cultura nell’ecologia della bellezza
Giulia Caneva, Biologa, Università di Roma
Il giardino mediterraneo “vago e fruttuoso”
Giuseppe Barbera, Agronomo, Università di Palermo
Florovivaismo
Arturo Croci, Flortecnica, Moderatore della sezione
il florovivaismo Toscano: le prospettive di sviluppo delle produzioni ornamentali
Renato Ferretti, Provincia di Pistoia, direttore di Lineaverde
Piante per il verde pensile: prospettive e sviluppi per il florovivaismo
Gianvito Zizzo, Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura
Per un florovivaismo dinamico
Margherita Beruto, Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo
Ricerca agronomica e progettazione in area piemontese
Elena Accati, Andrea Vigetti, Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino
La situazione del Florovivaismo in Europa
Charles Landsdorp, Flower Council, Olanda
Conclusioni
Giuseppe Rosa, Sistemi Editoriali Esselibri Simone
Moderatore Maurizio Corrado, direttore Nemeton High Green Tech Magazine
Comitato scientifico
Maurizio Corrado, Nemeton High Green Tech Magazine, ideazione e coordinamento, Laura Brignoli, Università IULM, Milano, Gianluca Cristoni, CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, Massimo Iosa Ghini, architetto, Anna Lambertini, Università di Firenze, Giovanni Li Volti, Promoverde, Giuseppe Rosa, Sistemi Editoriali Esselibri Simone.
Ingresso libero previa iscrizione su www.expogreen.it. Per maggiori informazioni su Nemeton, high green tech magazine.
Organizzazione Promoverde, Nemeton High Green Tech Magazine, Sistemi Editoriali Esselibri Simone
In collaborazione con Unacoma Service, Legambiente
Con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.