Dal 04.02.2010 al 04.03.2010
Premiati il 3 febbraio 2010 i vincitori del US Award 2009, la competizione organizzata dalla rivista us-ufficiostile per promuovere e diffondere qualità e innovazione nell’ambiente di lavoro
Nella splendida cornice della sede del Sole 24 Ore, attraverso la intrigante formula cocktail-workshop-premiazione ha avuto luogo il 3 febbraio 2010 la cerimonia conclusiva del US Award 2009, la competizione organizzata dalla rivista us-ufficiostile per promuovere e diffondere la cultura della qualità e dell’innovazione nell’ambiente di lavoro, patrocinata da: Aipi; Assufficio; Femb; Great Place to Work; Ordine degli Architetti Milano e sponsorizzato da AHEC e Akzo Nobel.
Renata Sias, direttore e anima della rivista, introducendo i lavori insieme al direttore di divisione Industry Fabio Franzoni, dichiara la grande soddisfazione per il successo della seconda edizione di Us Award, con la candidatura di oltre 100 progetti, nazionali ed esteri, tutti di altissimo livello; una così alta e disinteressata partecipazione a una competizione che non prevede premi in denaro è dunque la dimostrazione concreta che esiste davvero il desiderio di “promuovere la cultura della qualità e dell’innovazione nell’ambiente di lavoro”, principale obiettivo di us award.
Gli interventi al Workshop dal tema Workplace: Quality and Innovation si susseguono con ritmo serrato.
Oliviero Tronconi, professore di Tecnologia dell'Architettura al Politecnico di Milano, ha evidenziato che la qualità architettonica ha pesanti risvolti sul costo di gestione dell'edificio e sul suo valore immobiliare ed è quindi anche un'esigenza del real estate.
Sulla qualità dell'ambiente di lavoro legata all'ergonomia si è soffermato Francesco Marcolin, che in particolare pone l'accesnto sull'importanza delle sedute.
Michele Falcone fa un passo indietro e ricorda Tempi Moderni:
oggi l'ufficio è una fabbrica creativa. Oggi in effetti le aziende sono
fabbriche di produzioni immateriali. Carlo Beltramelli
pone l'accento invece sulla progettazione integrata,
suall'insonorizzazione, sulla domotica. Infatti la progettazione
d'interni non è arredamento!!!
Francesco Paglia, architetto e capo della progettazione Unicredit Real Estate ha raccontato il lavoro di riflessione sull’ufficio che l’Azienda elabora con i suoi dipendenti attraverso interviste e sondaggi. Da esso sono scaturite le linee guide per l’ambiente di lavoro Unicredit: favorire le interrelazioni, utilizzare il colore, la tecnologia e porre particolare attenzione alla sostenibilità.
Al Vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Milano Renata Sias pone una domanda “architettonica”. - Il grattacielo è ancora un simbolo valido per rappresentare le Aziende? -
Franco Raggi ironizza sulla simbologia fallica attribuita agli edifici che si spingono verso l’alto, soprattutto pensando alle forme ricurve del trio che sorgerà a Citylife… Il vero punto, per un’Azienda, non è concentrarsi su identità e potere, bensì sulla dicotomia tra ordine e disordine. Negli ambienti di lavoro c’è ancora troppa retorica del potere aziendale. Sovvertiamola con il disordine e l’anomalia creativa. Pensiamo agli uffici di Google, dove i manager si rinchiudono a pensare negli igloo e le segretarie viaggiano in skate boards! Lasciamo che ciascuno si scelga il suo arredo ed incoraggiamo uno scoordinamento creativo!
Gilberto Dondè, amministratore di Great Place to Work Italia, ha sottolineato come generalmente le aziende attente al miglioramento dell'organizzazione prestino la stessa attenzione anche alla qualità del progetto architettonico. Ha riportato alcune osservazioni emerse dalle interviste ai dipendenti tra le quali spicca l'esigenza di percepire in ufficio lo stesso benessere che si prova a casa: privacy, verde, colori rilassanti, illuminazione discreta e comfort acustico sono tra gli elementi più apprezzati.
Alberto De Zan, presidente di Assufficio, ha espresso le considerazioni dell'Associazione che, consapevole di confrontarsi con un mercato esigente e di interfacciarsi con progettisti evoluti, sta mettendo in atto ricerche e iniziative che vadano oltre la qualità nell'industrial design degli arredi, e che diano nuovi input a tutta la filiera.
I progetti premiati
Categoria Interior Design
1° prize interior design
Biblioteca in luogo di culto sconsacrato, Bologna Progetto di Studio aMDL, Michele De Lucchi
2° prize interior design
Uffici Morningstar, Milano Progetto di Avenue Architects, Dante Bonuccelli
3° prize interior design
Sede Zurich, Milano Progetto di Digit&Associati
Categoria Architecture
1° prize architecture
Sede Uffici 3M Italia, Pioltello (Mi) Progetto di MCA Architects, Mario Cucinella
2° prize architecture
Centro Direzionale Milanofiori Nord (Mi) Progetto di Erick van Egeraat
3° prize architecture (ex aequo)
Sede Campari, Sesto San Giovanni (Mi) Progetto di Mario Botta
3° prize architecture (ex aequo)
Uffici Cabel Holding, Empoli Progetto di Massimo Mariani
Sezione wood@work ( sponsorizzata da HAEC)
1° prize wood@work
Postazione di controllo sede storica Monte Paschi Siena Progetto di Paschi Gestioni Immobiliari, Franco Biondi
2° prize wood@work
Biblioteca in luogo di culto sconsacrato, Bologna Progetto di Studio aMDL, Michele De Lucchi
3° prize wood@work
Showroom e studio di architettura, Milano Progetto Il Prisma, Barbara Patrizio
Sezione color@work ( sponsorizzata da Akzo Nobel)
1° prize color@work
Uffici Cisco, Vimercate (Mi) Progetto di Progetto CMR, Massimo Roj
2° prize color@work
Sede produttiva e uffici BK Italia, Treviglio (BG) Progetto di Dante O. Benini & Partners Architects
3° prize color@work
Palazzo Archimede, Milano Progetto di Isacco Brioschi
La serata si è conclusa con le anticipazioni sulla prossima edizione di US Award, che diventerà internazionale, e con una massima: un progetto di qualità ha bisogno di un architetto con delle buone idee, ma anche di un committente “colto”.