Dal 21.12.2009 al 20.03.2010
Il 19 marzo 2010, con un omaggio ad Amedeo Modigliani la Fondazione Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella Onlus, presieduta da Angelo Crespi, inaugura la sua nuova sede museale. La Fondazione è stata costituita nel dicembre 2009 e ha come soci fondatori il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Comune di Gallarate, l'accordo è stato siglato dal Ministro Sandro Bondi e dal Sindaco di Gallarate Nicola Mucci. A seguito di questa svolta istituzionale il museo, storicamente conosciuto come Civica Galleria d'arte moderna di Gallarate, acquisisce il nome di Museo d'Arte di Gallarate MAGa.
La mostra inaugurale è un omaggio ad Amedeo Modigliani curato da un comitato scientifico presieduto da Claudio Strinati, a cui partecipano tra gli altri Beatrice Buscaroli che cura il catalogo, Luis Godart, Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico del Presidente della Repubblica Italiana, Sandrina Bandera, direttrice di Brera, Maria Cristina Bandera, direttrice della Fondazione Longhi, Emma Zanella, direttrice del MAGa, Claudio Salsi, direttore dei Musei Civici di Milano, Rudy Chiappini e Renato Miracco. Il coordinamento generale della mostra è affidato a Cinzia Chiari, responsabile del censimento delle opere e della valorizzazione del patrimonio della Collezione d'Arte di Eni Spa.
L'allestimento è curato da Maurizio Sabatini, scenografo di Baaria di Giuseppe Tornatore, che ha studiato una messa in scena sobria e raffinata dove 20 capolavori di Modigliani trovano una perfetta collocazione intorno al "Nudo coricato con le mani unite" della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, quadro scelto per la comunicazione e la copertina del catalogo prodotto da Electa. A chiudere la mostra 50 splendidi disegni provenienti dai più grandi musei e dalle più grandi collezioni italiane e internazionali, e oltre 250 documenti originali che ripercorrono la vita del grande artista di cui quest'anno ricorrono i 90 anni dalla morte.
Il Nuovo Museo d'arte di Gallarate (MAGa), diretto da Emma Zanella, aprirà le porte al pubblico, a quarant'anni dalla sua costituzione, in un complesso architettonico di grande prestigio firmato da Maria Luisa Provasoli (primo lotto) e da Permichele Miano e Carlo Moretti (secondo lotto), secondo un progetto museologico dello Studio Pandakovic e Associati.