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Dynamic Network Architects – con Luca Rossi alla ex chiesa S.Marco a Marcallo con Casone (MI)

Dal 16.09.2009 al 16.09.2010

Il radicale recupero oggetto di questo cantiere, è il primo stralcio di un più ampio progetto di ‘centro civico’…

Il recupero della ex chiesa, destinato ad Auditorium, sviluppato da Luca e Lorenzo Rossi, è il primo stralcio del più ampio progetto di ‘centro civico’ voluto dall’amministrazione comunale, a firma degli stessi progettisti, che prevede la costruzione, ex novo, di una biblioteca e degli annessi servizi che si accosteranno a questa prima struttura ricettiva.
Luca Rossi ci ha accompagnato in un cantiere piuttosto singolare per chi ad uso lavorare nell’ambito del recupero e del restauro, soprattutto del patrimonio ecclesiastico.

Si insedia infatti in una struttura storica –appunto una ex chiesa del primo ‘800, da tempo diroccata e recentemente venduta al Comune- soggetta a  vincolo da parte dei Beni Architettonici, in cui se da una parte il disegno della costruzione originaria è stato rigorosamente rispettato, sulla base di documentazione di archivio, dall’altra invece la ricostruzione delle porzioni di completamento verticale, oltre che di copertura, sono state realizzate con tecnologie completamente diverse dall'esistente: le prime ‘a secco’, la seconda in legno lamellare e acciaio.

In sostanza, una volta consolidate le fondazioni, costruite delle cordolature in c.a. nelle zone in breccia delle murature perimetrali rimaste in piedi -vedi qui lo stato originario-, si è proceduto al tamponamento con lastre di fibrocemento rinforzato e cartongesso, con interposto tessuto traspirante idrorepellente, e materiale isolante.
La copertura invece è composta da una struttura mista in legno lamellare, nelle capriate rimaste a vista,  e acciaio nelle porzioni verticali e nella copertura sul retro dell’edificio, anch’esse a vista, in modo da scaricare direttamente nelle sottofondazioni di consolidamento eseguite all’interno dell’invaso.
Alla stessa struttura metallica si lega inoltre il nuovo loggiato e la sua scala di accesso, oltre che la passerella ‘tecnica’ accanto alla scala, a rendere esplicito e funzionale l’uso ad auditorium del nuovo organismo.

Anche gli impianti sono in evidenza: si tratta di un sistema misto in cui al pavimento radiante, utilizzato sia per il caldo che per il freddo, si affianca un sistema di immissione di aria primaria in ambiente con canalizzazioni a vista.
Vi è poi la predisposizione per ventilconvettori muniti di caldaia a pompa di calore e sistemi radianti a parete.
Anche le canalizzazioni dell’impianto elettrico sono prevalentemente a vista,  in acciaio zincato.
Le vetrate, mi racconta Luca, sono di tipo basso emissivo tipo Stratobel Top Saint Gobain, munite di gas Argon all’interno dell’intercapedine del doppio vetro, per aumentare il livello di isolamento termico, e di una pellicola PVB per migliorare l’isolamento acustico.

Questa  dicotomia tra ‘nuovo’ e ‘antico’ purtroppo non è leggibile così come i progettisti originariamente prevedevano. L’insistenza dell’amministrazione a far apparire ‘nuova’ la realizzazione dell’intero edificio ha di fatto reso continua la finitura tra le parti esistenti e quelle di nuova costruzione. Tuttavia un gioco di leggeri disassamenti e mutamenti di sezione minimi permettono di percepire in qualche modo i punti di intersezione.
Inoltre i progettisti hanno ottenuto di mantenere alcune campiture di muratura in mattone a vista sulla faccia interna.

La struttura si completa, alle spalle del ‘podio’, nella realizzazione dei locali tecnici e di servizio all’interno dell’ex  ‘coro’, che nel disegno del nuovo organismo diventerà una sorta di foyer.
Alle quote superiori, oltre che i locali per gli impianti, trovano luogo i camerini e le attrezzature di supporto per le future rappresentazioni.

Resta ancora da demolire il muro di confine lungo la strada che farà apparire l’intervento, insieme alle sistemazioni esterne di pavimentazione e del verde, parte integrante della morfologia urbana limitrofa.
Per questo intervento, considerato necessario, il Comune appalterà una prima parte di lavori essenziali di sistemazioni esterne in attesa di definire ancora meglio l’utilizzo delle aree esterne libere.

Luca sembra soddisfatto, per quanto gli obblighi posti dall’amministrazione abbiano pesato non poco sulla percezione del lavoro compiuto.
Mi presenta l’impresario, soddisfatto del lavoro e preoccupato del momento di crisi del mercato del lavoro.
‘L’impresa’, racconta Luca, ‘avrebbe volentieri demolito tutto, simulando un incidente… ma poi, durante i lavori ha seguito con rigore e scrupolo le indicazioni della Direzione Lavori, contribuendo anche in alcune occasioni a suggerimenti migliorativi, dimostrando di credere nel progetto’.
Ora che si stanno completando i lavori relativi agli impianti, sarebbe bello che procedessero gli affidamenti per lo stralcio successivo, perché l’organismo così come concepito da Luca e Lorenzo, dallo studio DNA insomma, possa avere un suo rapido compimento.

E c’è persino il campanile ricostruito, che in un primo momento la Sovrintendenza avrebbe voluto completamente differente da quello originario, optando poi per una sua ricostruzione il più possibile fedele, quale è quella realizzata... In traliccio di acciaio e lastre di fibrocemento però.


Francesco de Agostini



Recupero della ex Chiesa s.Marco ad uso Auditorium
Via Roma, 97 Marcallo con Casone, 2007/09

Progetto architettonico e Direzione Lavori:  Luca Rossi e Lorenzo Rossi – DNA
Collaboratori: Arch. Marta Mossetti (progetto restauro), Arch. Alessandro Zappa (rendering)
Progetto strutture: Ing. Enrico Pulcini
Progetto impianti : Polistudio Aes
Impresa di costruzione: RM Costruzioni s.r.l., via Sandro Pertini, 1 Vailate (CR)
Committente: Comune di Marcallo con Casone (MI)


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