Dal 31.07.2009 al 07.09.2009
da la Repubblica del 30 luglio 09, sezione Milano, pagina 8 di Carlo Brambilla
Approfittando dei giorni d´agosto, quando la città si svuota e il caldo
rende i cittadini più distratti, verranno demoliti, quasi di nascosto,
due importanti edifici del centro storico di Milano. Si tratta degli
stabili di via Ponte Vetero 16, dove ha sede la pescheria "da Claudio",
e quello, di maggior valore, al suo fianco, in via Ponte Vetero 18, un
edificio dei primi dell´Ottocento, testimonianza della Milano
napoleonica, che ha sulla facciata una pregevole nicchia con una statua
di Minerva in cotto. A lanciare l´allarme è il Fai, il Fondo Ambiente
Italiano, che formalizzerà oggi la denuncia con una lettera al sindaco
Letizia Moratti e all´assessore Carlo Masseroli.
Spiega Ezio
Antonini, del consiglio nazionale del Fai, l´avvocato che segue tutte
le questioni legali: «La demolizione, prevista nei giorni tra il 2 e il
16 agosto, deve essere immediatamente sospesa. È uno scempio che rovina
un quartiere storico consolidato, perfettamente conservato, a due passi
da Brera. Per fare non si sa bene che cosa e aumentare senza limite le
volumetrie. Nel centro storico tutti gli interventi superiori a un solo
numero civico devono seguire un piano particolareggiato. Che non
esiste. Siamo preoccupati. Il Comune non deve consentire la distruzione
lenta e silenziosa del tessuto architettonico del centro». Infuriato il
direttore del Fai, Marco Magnifico: «La bella casa di via Ponte Vetero
18 è un pezzo di dialetto milanese. Da un lato la Lega pretende che i
professori parlino dialetto. E poi quei pezzi di città che raccontano
la nostra Storia, che parlano il nostro dialetto, vengono distrutti
così».