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Spazi pubblici: piazze contemporanee a Milano

Dal 27.04.2009 al 27.04.2010

Oggi presentiamo l'itinerario "Spazi pubblici e piazze contemporanee a Milano" a cura di Gizmo, uno sguardo aperto sulle complesse vicende che accompagnano la genesi delle piazze a Milano

Presentiamo oggi l’itinerario “Spazi pubblici : piazze contemporanee a Milano”, a cura di Gizmo, uno sguardo aperto sulle complesse e difficili vicende che accompagnano da sempre la genesi delle piazze e degli spazi pubblici nella città.

Se a Milano, con il susseguirsi dei piani regolatori lungo il corso del Novecento, la strada urbana storicamente intesa tende a scomparire in favore di reti deputate alla circolazione automobilistica, per quanto riguarda le piazze occorre mettere in luce una peculiarità che ha caratterizzato da sempre questa città: gli spazi deputati alla socialità, nell’esperienza milanese, sono spazi introversi, a partire dalle grandi corti della città cinque-seicentesca fino ai piccoli e grandi cortili che stabiliscono la vitalità del tessuto urbano.

Le piazze milanesi appaiono oggi come slarghi per la circolazione automobilistica, snodi di traffico risultanti dall’incontro di percorsi viari che non hanno i connotati spaziali per evocare quella coralità che dovrebbe essere elemento distintivo dello spazio pubblico. A ciò si aggiunge, in molti casi, il tentativo di sostituire al disegno urbano complessivo una volontà solipsistica di produrre un oggetto d’autore, talvolta in palese contraddizione con l’intorno. In questa confusa serie di elementi urbani e luoghi illogici, tuttavia, si ritagliano alcuni episodi che riportano alla luce di volta in volta i temi della socialità, o che palesano, nell’uso dei materiali e delle forme, una volontà di ritorno alla misura umana e a modi consolidati del costruire, pur configurandosi come parziali sistemazioni di spazi irrisolti e ridefinizione dell’arredo urbano. Tra gli interventi realizzati nel centro città, risultano di particolare interesse piazza Croce Rossa (1986-88), di Aldo Rossi, piazza San Nazaro in Brolo (1989-92), di Umberto Riva, piazza San Babila (1996-97) di Luigi Caccia Dominioni, nonché la sistemazione dell’area di San Lorenzo (1986-1999) progettata da Emilio Battisti e Silvano Tintori.

Se nella città storica i nuovi interventi di spazi pubblici vanno ad incidere su situazioni spaziali irrisolte, sopperendo alle mancanze di un preciso disegno complessivo degli spazi pubblici, nelle zone periferiche della città alla piazza è affidato un intento rifondativo dei luoghi: ne sono prova i progetti di Cino Zucchi al quartiere Gratosoglio (2002-2005) e di Paolo Favole ad Affori.

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ALESSANDRO SARTORI
STEFANO SURIANO

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All'interno del programma di iniziative culturali promosso dall’Ordine degli Architetti, gli itinerari assumono un ruolo chiave nella valorizzazione dell'architettura contemporanea e nella comprensione della città e del territorio. La città di Milano presenta nelle realizzazioni dell'ultimo secolo una linea progettuale che rimanda, se pur in modo parziale e discontinuo, al significato profondo delle forme della città. Il progetto itinerari vuole costituire uno strumento per la promozione della conoscenza dell'architettura milanese, intesa non solo come possibilità di indagare teorie e soluzioni progettuali, ma anche come il consolidamento di un ambito culturale condiviso. Tale approccio intende proporre una molteplicità di sguardi sulla città come traino alle nuove ed imminenti trasformazioni urbane, riconsegnando ai cittadini l'idea di una città come fatto collettivo.

Itinerari di architettura moderna: l'architettura moderna come descrizione della città
Progetto a cura della Fondazione dell'Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano

Coordinatore scientifico:
Maurizio Carones

Redazione:
Alessandro Sartori
Stefano Suriano

Coordinamento attività:
Giulia Pellegrino

Ufficio Stampa:
Susanna Conte

Info: itinerari@ordinearchitetti.mi.it

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