Caricamento...

“Il restauro delle chiese: i casi esemplari della Basilica di Mariazell e della Chiesa di Sant’Antonio alla Motta in Varese”

il 09.06.2008

La serata del 4 giugno organizzata in collaborazione con l’Arcidocesi di Milano ha affrontato un tema importante per l'aspetto tecnico e per il rapporto con la committenza.

PENSIERO E PROGETTO
METODOLOGIE DI RESTAURO E CASI ESEMPLARI
4 giugno 2008
Introduce arch. Antonio Borghi, consigliere
Coordina arch. Carlo Capponi, Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici
Relatori: ing. Markus Zechner, prof.ssa arch. Angela Baila, prof. Andrea Rattazzi, ing. Massimo Banfi, Massimo Prati

Tra pragmatismo operativo e approccio culturale, la serata ha affrontato, in collaborazione con l’Arcidocesi di Milano, un tema di notevole rilievo formativo per la specificità dell’aspetto tecnico, connesso al riuso non solo del patrimonio monumentale, e per il rapporto con la committenza, in questo campo slegata dalla logica del massimo ribasso.

L’esemplarità dei progetti, illustrata da Carlo Capponi, architetto, responsabile dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici, risiede innanzitutto nel percorso analitico e progettuale oltre che nel risultato, differente per contesto e nazionalità.

Le immagini del restauro della facciata della Basilica di Mariazell – caratterizzata da una torre gotica centrale affiancata da due torri barocche, frutto del successivo ampliamento della più grande basilica austriaca, immersa nel verde della geografia montana - esplicitano uno dei nodi principali del progetto, ovvero il confronto tra i due stili del fronte, evolutosi nel tempo in un continuo alternarsi dei rapporti cromatici dei dettagli nel tentativo di una omogeneizzazione.

Il progetto ha scelto il recupero dell’aspetto originario – dissidio stilistico incluso – risolvendo insieme il problema del degrado delle superfici, operando la rimozione della gettata di cemento, armato con rete metallica, che aveva rivestito ogni porzione del fronte. Il lungo lavoro di campionatura e la laboriosa pianificazione degli interventi, hanno restituito la cromia originaria, realizzando la risarcitura delle porzioni ammalorate dall’acqua infiltrata con gli stessi materiali locali.

L’analisi attenta e multidisciplinare è il motivo conduttore anche per la Chiesa di S.Antonio alla Motta a Varese, restaurata nelle superfici interne intensamente affrescate e nella compagine statica ammalorata: l’importante rilevazione topografica e la modellazione computerizzata hanno permesso la comprensione delle deformazioni delle volte e la restituzione delle superfici, consentendo la mappatura del degrado e la puntuale comunicazione degli interventi alle imprese.

Chiudono la serata i contributi tecnici sulla scelta delle malte e dei componenti elettrici negli interventi di restauro e un dibattito ricco di interventi, a conferma dell’apprezzamento per la trattazione del tema.

Laura Rossi

Potrebbe interessarti

27.01.2025 ArchMem

Giornata della Memoria: Il volume "Architecture and Remembrance" per gli iscritti all'OAMi

Per il 27 gennaio, Giornata della Memoria, la Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC ripropone i contenuti della serata "Architetti e memoria: le leggi razziali" e dà l'opportunità a tutti gli iscritti di ritirare in sede una copia gratuita del volume "Architecture and Remembrance. Traces of life and work" (Architettura e memoria. Tracce di vita e di ricerca), pubblicato nel 2023 da Fondazione OAMi.

Scopri di più
23.01.2025 Fair Work

Nuovo Codice deontologico: OAMi a Genova

Il 21 gennaio, presso l’Aula San Salvatore di Genova, si è svolto il corso “Deontologia ed Etica della Professione” a cura dell’Ordine degli Architetti di Genova: occasione per riflettere sui principi fondamentali e i valori della professione, a partire dalla promozione della parità di genere fino alla rilevanza di un lavoro equo e inclusivo, dall'importanza dell'indipendenza nel giudizio tecnico e intellettuale fino alla centralità della formazione continua.

Scopri di più
21.01.2025 Biblioteca degli Architetti

Dalla Biblioteca dell'Ordine: Figini e Pollini

Ogni mese, durante il 2025, la Biblioteca dell'Ordine presenta un approfondimento del proprio patrimonio, segnalando dei libri dedicati a un architetto operante a Milano. Luigi Figini e Gino Pollini, nati entrambi nel gennaio 1903, sono i protagonisti del primo mese dell'anno. Tra i fondatori del Gruppo 7, nel 1929 avviano uno studio professionale che costruirà a Milano numerosi edifici nel tessuto storico della città.

Scopri di più