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L’Edilizia Residenziale Pubblica milanese si presenta oggi come un vasto patrimonio culturale, considerabile come un “museo diffuso” a scala metropolitana. Gli studi, le ideologie e le esperienze sul tema della “casa per tutti” hanno dato forma a parti di città dal disegno unitario e riconoscibile in grado di esprimere rilevanti valori figurativi dello spazio. L’itinerario metterà a confronto esempi paradigmatici realizzati nell’ambito dell’INA-Casa (1949-1963) con realizzazioni contemporanee. Potranno così essere colti elementi di permanenza e di discontinuità tra opere celebri, per scelte insediative e espressione linguistica, che contribuirono a rendere l’architettura milanese una “scuola” con un posto nella storia, e realizzazioni di architetti emergenti che hanno raccolto un’eredità difficile, aggiornandola con le forme della contemporaneità.
(Materiale protetto da copyright, vietata la riproduzione)
Secondo quartiere popolare della Società Umanitaria
1908 - 1909
Giovanni Broglio
Quartiere Mac Mahon
1908 - 1909
G. Ferrini, Ufficio Tecnico
Quartiere Regina Elena (ora Mazzini)
1925 - 1931
Giovanni Broglio
Quartiere IFCP Fabio Filzi
1935 - 1938
F. Albini, R. Camus, G. Palanti
Quartiere sperimentale VIII Triennale
1945 - 1957
Piero Bottoni (capogruppo)
Quartiere Fratelli di Dio
1950 - 1953
Giancarlo De Carlo
Quartiere Harar
1951 - 1955
Luigi Figini, Gino Pollini (coordinatori)
Quartiere Comasina
1953 - 1969
Ufficio IACP
Quartiere Feltre
1957 - 1963
Gino Pollini (coordinatore)
Quartiere Gratosoglio
1963 - 1971
BBPR
Quartiere Quarto Cagnino
1967 - 1973
V. Montaldo (coordinatore)
Residenze sociali - Via Gallarate
2006 - 2009
MAB arquitectura
Residenze sociali - Via Civitavecchia
2006 - -0001