Il PNRR rilancia il ruolo dei professionisti
I fondi europei rappresentano una grande opportunità, non solo per il rilancio dell’economia ma anche per il ruolo dei professionisti nella progettazione. Questo, in breve, quanto emerso dal webinar “Opportunità professionali e PNRR”, il secondo appuntamento formativo organizzato dal Comune di Milano, dall’Ordine degli Architetti e dall’Ordine degli Ingegneri di Milano, che si è tenuto venerdì 1 luglio.
I vari relatori che hanno preso la parola hanno ribadito l’importanza di questo piano che ha assegnato al nostro paese 191,5 miliardi da impiegare entro il 2026 e di come gli architetti in questo siano stati chiamati ad un grande sforzo per realizzare progetti in grado di rispettare i vincoli posti dall’Unione europea e i canoni del DNSH (do no significant harm), secondo cui i lavori non debbono arrecare nessun danno significativo all’ambiente, pena l’esclusione dai finanziamenti.
Nato per fronteggiare la crisi pandemica, questo fondo è mirato a dar vita ad un paese innovativo e digitalizzato; aperto ai giovani ed alle varie opportunità; rispettoso dell’ambiente e coeso territorialmente.
E proprio seguendo questi input ha operato il Comune di Paderno Dugnano della città metropolitana di Milano che, come ricordato dall’architetto Paola Luisa Maria Ferri, ha impostato gli interventi partendo dal: «territorio come bene da salvare per arrivare ad una città sostenibile e vivibile. In questo ambito ci siamo mossi per progettare la cultura, vivere la città e migliorare la qualità della vita».
Dario Luigi Moneta, della Direzione specialistica autorità di gestione e monitoraggio piani del Comune di Milano, si è invece soffermato sul caso specifico del capoluogo lombardo e sugli obiettivi che la giunta si è prefissata di raggiungere, tra cui una riduzione del 4% dell’indice di consumo di suolo passando dal 74 al 70%; la realizzazione di 20 nuovi parchi per circa 10mila metri quadrati ed una riduzione delle emissioni di CO2 del 45% nel 2030 rispetto a quelle registrate nel 2005.
Ancora Moneta ha poi parlato del finanziamento React, sempre della Ue, che ha destinato alla città 81,9 milioni di cui 70,55 per la Ripresa verde, digitale e resiliente FESR; 4,45 per la Ripresa sociale economica e occupazionale; 3,3 per l’assistenza tecnica ed infine 3,6 per capacity building.
Tutto ciò ovviamente si traduce in grandi opportunità per gli architetti e le società. Ma una delle criticità emerse dal webinar è legata ai tempi ristretti per la presentazione dei progetti, la loro approvazione e la loro realizzazione che deve avvenire entro i termini stabili pena la perdita dei finanziamenti. Ciò, però, ha spinto molte amministrazioni locali a tirare fuori dal cassetto possibili lavori rimasti fermi coinvolgendo poi i professionisti in un’operazione di “adeguamento” ed “aggiornamento” dei disegni e delle specifiche degli stessi per essere in linea con i parametri individuati. Salvatore Crapanzano, presidente della Commissione infrastrutture dell’Ordine degli Ingegneri di Milano, osserva tuttavia come manchi una fase di verifica e controllo in questo ambito spiegando che l’eventuale rispetto degli standard non possa poi essere fatto solo ad opera ultimata.
La tempistica particolare del PNRR ha anche portato le autorità a rivedere le soglie per gli affidamenti diretti dei lavori, ma per cercare di coinvolgere più professionisti possibili in questo processo è stata anche stabilità l’alternanza tra i soggetti che ricevono queste commesse nel tentativo di non favorire o penalizzare nessuno e aumentare la platea degli architetti e degli ingegneri chiamati a lavorare.
Maggiori informazioni sul Piano e sulle opportunità per i professionisti sono disponibili alla pagina Spazio PNRR nel sito dell’Ordine: https://ordinearchitetti.mi.it/it/professione/pnrr