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Una città d'argilla: il clinker nell'architettura moderna milanese
Con il termine clinker si indica un tipo di laterizio ottenuto dalla cottura, a temperature molto elevate, di materie prime fino a incipiente vetrificazione. Tale trattamento, che conferisce alle superfici un aspetto lucido, rende il materiale particolarmente resistente, anche dal punto di vista meccanico. Il clinker è un materiale di rivestimento, sagomato in piastrelle dalle dimensioni e forme più disparate, che negli anni a partire dal secondo dopoguerra ha caratterizzato molti edifici residenziali e non solo. Tra le realizzazioni milanesi, a partire dai primissimi anni Cinquanta, possono essere considerate degli importanti apripista gli edifici di Caccia Dominioni, Gardella, Perogalli ma anche Albini, Ponti, Latis, Gnecchi Ruscone e, con loro, numerosi altri, protagonisti di una ricerca tutta di quel momento, con connotazioni teoriche e suggestioni provenienti dal campo artistico e che diventerà, nei decenni successivi, un modus operandi adottato anche dall’attività edilizia di minore qualità.
(Materiale protetto da copyright, vietata la riproduzione)
Condominio in via Massena
1959 - 1963
Luigi Caccia Dominioni
Palazzo dell'Arte
1932 - 1933
Giovanni Muzio
Edificio per abitazioni
1956 - 1957
A. Mariani, C. Perogalli
Condominio in piazza Carbonari
1960 - 1961
Luigi Caccia Dominioni
Complesso in via Tiziano
1963 - 1968
L. Caccia Dominioni con G. Marchegiani
Clinica La Madonnina
1958
Ermenegildo Soncini, Eugenio Soncini
Casa in via Marchiondi
1949 - 1955
A. Castelli Ferrieri, I. Gardella, R. Menghi
Condominio in via Nievo 28/A
1955 - 1957
Luigi Caccia Dominioni
Condominio in via Rossetti
1959 - 1960
Gustavo Latis, Vito Latis
Condominio in via Nievo 10
1964 - 1965
Luigi Caccia Dominioni