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Monumento a Sandro Pertini

Year:  1986 - 1988

Town: Milano, Brera

Address: piazza Croce Rossa

Intended use: Sistemazioni urbane

Designer: Aldo Rossi

La sistemazione della piccola piazza Croce Rossa rientra nell’ambito degli interventi realizzati in concomitanza della costruzione della linea 3 della Metropolitana Milanese. Il progetto, affidato ad Aldo Rossi, è incentrato sulla fontana monumentale dedicata al Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini (1896-1990).

Lo spazio oggetto d’intervento, situato tra piazza della Scala e piazza Cavour, trova ancora oggi una propria attuale “collocazione” nelle parole utilizzate dallo stesso Aldo Rossi: «Questa piazza è posta all’incontro di due importanti strade milanesi, via Montenapoleone e via Manzoni; strade di antica e severa importanza esse sono ora centro del commercio e del turismo stravagante. Concepita come una tranquilla piccola piazza lombarda, un luogo per incontrarsi, mangiare un panino o scattare una foto di gruppo, è formata da un doppio filare di gelsi lombardi ormai scomparsi nel paesaggio, da panchine di pietra, lampioni e pavimentazione di blocchi di porfido o granito rosa.
All’estremità della piazza vi è il cubo della scalinata che si chiude con un muro di pietra tagliato da un triangolo in bronzo da cui scende l’acqua fino a una grata incassata tra la pietra della pavimentazione. Infine è importante notare che il cubo/scalinata è ricoperto dallo stesso Candoglia, grigio e rosato, del Duomo di Milano.»
Aldo Rossi si è confrontato, fin dai primi anni sessanta, con il tema del monumento, realizzando già nel 1965 una fontana monumentale nella piazza del Municipio di Segrate di fronte all’edificio di Guido Canella. L’elemento principale della piazza del piccolo comune alle porte di Milano, è costituito dal monumento ai partigiani composto «dalla sovrapposizione di diversi pezzi d’architettura». Qui infatti ritroviamo gli stessi elementi costitutivi che verranno poi impiegati per il monumento in piazza Croce Rossa: la fontana con il condotto triangolare, il podio e la scala. Ma il vero riferimento diretto al monumento per Sandro Pertini è, secondo lo stesso Aldo Rossi, il progetto non realizzato per il concorso al Monumento alla Resistenza a Cuneo, elaborato in collaborazione con Luca Meda e Gianugo Polesello nel 1962: un cubo scavato di 12 metri di lato che si sarebbe duvuto inserire nella città piemontese «come una piazza protetta e sopraelevata, o una torre, o un’architettura trionfale».

Il monumento ha quindi da subito assunto per Aldo Rossi un valore che va al di là della specifica occasione, per diventare un elemento essenziale della struttura della città. L’analisi tipologica e l’idea della città per parti compiute, i segni permanenti procurati dai monumenti nel tracciato urbano e il rapporto che si consolida tra città costruita e città ideale, convertono, secondo l’architetto milanese, ogni singolo progetto architettonico in un fatto urbano.

a cura di GIZMO