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Sicurezza contro degrado, dell'edilizia e del territorio

Dal 10.10.2011 al 01.12.2011

Freyrie a Berlusconi: I fatti di Barletta affermano l'urgenza della certificazione degli edifici, oltre che scellerata ogni ipotesi di condono edilizio

Lettera aperta del Presidente del CNA al Presidente del Consiglio Berlusconi a seguito dei drammatici fatti di Barletta, a sottolineare la necessità della certificazione periodica dello stato degli edifici, e a scongiurare altri casi che attraverso il condono edilizio si legittimerebbero sotto ogni aspetto.

Edilizia, Barletta: “subito un decreto per obbligo tagliando decennale edifici”

Lettera Aperta al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio
Roma, 6 ottobre 2011. “Il crollo dell'edificio di Barletta e la tragedia della morte di 5 innocenti cittadini è solo l'ultimo di un tragico rosario di morti e feriti causato dalle condizioni del patrimonio edilizio italiano. Ringraziando ancora una volta il Presidente della Repubblica per avere espresso la necessità di “tenere sempre alta la guardia sulle condizioni di sicurezza delle abitazioni e dei luoghi di lavoro con una costante azione di prevenzione e vigilanza”, chiediamo l'intervento immediato del Governo perché con un decreto stabilisca subito l'obbligo di un tagliando decennale agli edifici, che certifichi le condizioni statiche, sanitarie,della sicurezza degli impianti, delle condizioni energetiche e di inquinamento”.

Inizia così la Lettera Aperta che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ha inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
“La consapevolezza, da parte dei cittadini e delle autorità, - continua - delle condizioni dei luoghi di vita e di lavoro è il primo atto necessario a prevenire altre tragedie come quella di Barletta ed è un atto dovuto di rispetto nei confronti delle vittime innocenti di questo e di altri eventi che hanno costellato la recente storia del nostro Paese”.
“Il Consiglio Nazionale offre da subito la sua completa disponibilità a far sì che un decreto sulla sicurezza degli edifici non si risolva in un mero atto burocratico ma si trasformi in un'autentica diagnosi dello stato degli edifici, comprensibile per ogni cittadino ed utile a migliorare concretamente le condizioni del patrimonio edilizio nazionale”.

Gli Architetti italiani offrono anche la loro collaborazione alla conseguente costruzione di un archivio nazionale sullo stato del patrimonio edilizio, sulla base del quale lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni possano disegnare politiche di salvaguardia e di riqualificazione dell'habitat razionali e basate su dati certi.
La lettera si chiude con l’auspicio che “la morte di tanti innocenti possa far superare gli sterili ostacoli politici che hanno fino ad ora impedito l'approvazioni di norme razionali e indispensabili”.

 

Sviluppo: Architetti (Consiglio Nazionale) "scellerata – a poche ore dalla tragedia di Barletta - qualsiasi ipotesi di condono edilizio”

Roma, 7 ottobre 2011. “Appare scellerato a poche ore dalla tragedia di Barletta, anche solo pensare di utilizzare un provvedimento – come quello del condono edilizio che, negli anni, ha dimostrato tutta la propria pericolosità riguardo alla sue conseguenze per la sicurezza dei cittadini”.

Lo sottolinea il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che torna a ribadire la propria contrarietà a qualsiasi ipotesi di introduzione nel dl sviluppo di un nuovo condono edilizio.
Gli architetti italiani auspicano che le risorse per il rilancio dell’economia siano reperite attraverso misure che incentivino lo sviluppo e non attraverso lo scempio e la devastazione del paesaggio del nostro Paese, che, invece, dovrebbe, e deve essere ottimizzato quale fonte di ricchezza nazionale.

La strada da intraprendere secondo il Consiglio Nazionale va invece verso la direzione opposta: quella della realizzazione di un vero e proprio progetto di salvaguardia ambientale e paesaggistica, basato sul principio imprescindibile che la cultura ed il paesaggio sono delle risorse fondamentali anche di tipo economico che vanno valorizzate attraverso progetti di sviluppo non invasivi.


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