From 21.07.2016 to 01.08.2016
Il 17 luglio 2016 è morto l'architetto e partigiano Enrico Freyrie. classe '23, è autore di numerosi episodi della ricostruzione del dopoguerra. Designer e urbanista, esponente di rilievo del professionismo colto milanese della sua generazione
Il 17 luglio 2016 è morto l'architetto e partigiano Enrico Freyrie. Il funerale si è tenuto nella chiesa di Sant'Angelo alle ore 10 di mercoledì 20 luglio. Il Presidente Valeria Bottelli e tutto il Consiglio dell'Ordine degli Architetti di Milano partecipano con vivo cordoglio al lutto della famiglia, stringendosi a Leopoldo.
Classe 1923, dopo l’esperienza partigiana Enrico Freyrie si laurea nel 1947 a Firenze con Giovanni Michelucci. Vincitore nel 1949 del primo premio al Concorso Nazionale per la Ricostruzione delle Scuole in Italia. Negli anni 1952-53 è professore incaricato di Composizione Architettonica e Tecnica Urbanistica presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari. Nello stesso periodo è anche membro dell'Associazione per il Disegno Industriale, settore in cui è impegnato anche nella ditta di famiglia, la Ski Freyrie, dove introduce nuove tecnologie nella fabbricazione degli sci, e per primo produce sci nautici in Italia, il cui disegno lo porta a vincere nel 1955 il Compasso d'Oro. Sempre nel ‘55 con Vittoriano Viganò vince la medaglia d'oro per la Sezione dello Sport alla X Triennale. fa parte del MSA dal 1955 al 1958.
Negli anni Cinquanta Enrico Freyrie progetta numerosi condomini a Milano di cui ricordiamo: viale Coni Zugna 43 (1954), via Rubens 7 (1955), via Calco angolo Papiniano (1956, in collaborazione con lo studio Monti GPA con cui l'anno successivo realizza anche lo stabile per abitazioni di via Soresina), corso di Porta Nuova 15 (1957, con gli architetti Latis). Partecipa alla progettazione del Quartiere IACP Comasina a Milano (1954-63). Si impegna costantemente anche in campo urbanistico, con la stesura di vari Piani nel comprensorio dell'Alta Brianza (Erba, Eupilio, Proserpio, Canzo e Longone).