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Edificio per abitazioni, negozi e uffici

Anno: 1965 - 1968

Località: Milano, Centrale

Indirizzo: via Vittor Pisani

Destinazione d'uso: Edifici per residenze ed uffici

Progettista: Carlo De Carli

L’edificio polifunzionale si inserisce all’interno della compatta e regolare lottizzazione dell’intera via impostata prospetticamente fra la stazione ferroviaria e piazza oggi della Repubblica, sistemazione già prevista negli anni Venti con la realizzazione della nuova stazione e confermata nel Piano Regolatore del 1934.   

 

Il Regolamento Edilizio inerente a questo settore urbano prevedeva “la realizzazione di porticati  di altezze uniformi, della larghezza minima per le fronti di ciascun fabbricato, a conservare il carattere rappresentativo dell’asse della stazione, nonostante la pluralità degli operatori e la destinazione prevalentemente residenziale degli interventi, mentre solo la presenza dei portici e degli ammezzati denotava esplicitamente la presenza di attività terziarie”. Si trattava di realizzare una quinta monumentale a pareti continue, “una galleria di architetture”, dai grandi portici alti due piani.  Proprio questi divengono punti forza del progetto decarliano, nel tentativo di aprirli il più possibile, per portare luce ai negozi, e insieme per ridimensionarne il retorico fuori-scala. La pianta a forma di T rovesciata è occupata nella zona centrale dai servizi e dai corpi scala e ascensori, lasciando così  una rilevante superficie abitabile lungo l’intero perimetro. L’edificio ha una destinazione mista: negozi al piano terreno e primo rialzato, e uffici al primo e al secondo piano, caratterizzati dagli ampi locali open-space; le residenze vanno dal terzo al settimo piano, dove vengono inseriti tre appartamenti per piano. La struttura è una maglia ortogonale in cemento armato, il rivestimento è in lastre di marmo Botticino.   

 

I prospetti sono segnati dal disegno dei pilastri verticali, che sono connessi a metà altezza del portico da una griglia strutturale, che riporta le altezze a una misura umana, e che sono progressivamente rastremati verso l’alto, intersecati dalle sottili rigature marcapiano del rivestimento. Sulla via laterale un corpo basso arretrato costituisce un elemento di mediazione con la più stretta sede stradale e riserva un piccolo riquadro scoperto allo sviluppo della vegetazione.

 

Claudio Camponogara