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Matilde Baffa Ugo Rivolta European Architecture Award
The Matilde Baffa Ugo Rivolta European Architecture Award, announced every two years by the Order of Architects of Milan and now in its tenth edition, is aimed at the best European social housing projects and is a reference point for the debate in this area, highlighting the importance of the overall quality of the constructed environment and the sustainability of architectural design.
The projects that can be entered must to be built, ended and consigned between January 2020 and December 2024 in any of the 27 nations in the European Union, United Kingdom and Switzerland. Social housing means residential buildings promoted by public or private institutions, with specific access regulations and due to satisfy a demand for lodging wich cannot be satisfied by the free market.
The Matilde Baffa Ugo Rivolta European Architecture Award, organised by the Milan Order of Architects every two years since 2007, is dedicated to the best European social housing projects and is a point of reference for the debate on social housing at international level. The Award draws attention to the overall quality of the built environment and the sustainability of architectural design.
A total of 317 projects from 19 countries have participated in the nine editions of the Award.
List of winners:
2023 – H Arquitectes, Spain
2021 – Peris+Toral Arquitectes, Spain
2019 – Vandkusten Architekten, Denmark
2017 – Duplex Architekten, Switzerland
2015 – H Arquitectes + DataAE, Spain
2013 – Atelier Kempe Thill, Netherlands
2011 – Zanderroth Architekten, Germany
2009 – Kis Péter Épìtészmuterme, Hungary
2007 – Guillermo Vàsquez Consuegra, Spain
20 febbraio 2024 - La Giuria della 9° edizione del Premio Europeo di Architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta ha esaminato gli 8 progetti arrivati in seconda fase, sui 19 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto spagnolo "Social Housing 1737" a Gavà, Barcellona, di H Arquitectes (Spagna). Le motivazioni della giuria: “premiato per la qualità della soluzione tipologica innovativa e l'immagine complessiva del progetto in relazione al contesto circostante. Le unità abitative seguono uno schema chiaro, flessibile e funzionale, soprattutto grazie alle logge e ai ballatoi esterni, e grazie alla serialità degli ambienti. Il progetto ragiona su una nuova tipologia di domesticità, attraverso la connessione tra spazi equivalenti. Il gruppo dei tre edifici propone un aggregato riconoscibile, attentamente progettato nella relazione tra i diversi corpi”.
Dati di progetto:
Indirizzo: Plot B2.1 of the western sector, Gavà, Barcelona, Spagna
Superficie lotto: 5211 mq
Superficie lorda totale: 16528,67 mq
Numero di alloggi: 136
Costo totale: 13.137.532,61 €
Costo di costruzione totale /Superficie lorda totale: 796 €/mq
Proprietà: IMPSOL (Metropolitan Institute of Land Development and Property Management)
La giuria ha inoltre assegnato una Menzione speciale.
- Menzione per il riuso e la riconversione di un edificio pubblico in edificio residenziale: "Umnutzung Felix Platter-Spital", di Müller Sigrist Architekten e Rapp Architekten, Basilea (SVIZZERA).
Per "aver affrontato una questione rilevante nell’attuale dibattito in architettura, ovvero il rapporto tra il tema del riuso inteso come rifunzionalizzazione di edifici esistenti abbandonati, e il riuso come approccio radicale e stimolante alla progettazione ecologica nell'ambito del social housing. La giuria ha apprezzato la qualità delle soluzioni tipologiche, ottenute adattando a un nuovo complesso abitativo lo schema molto rigoroso dell’edificio esistente, vincolato, che ospitava un ospedale. Il progetto interviene con molta attenzione e valorizza la qualità degli spazi esistenti".
Giuria:
Membri effettivi: Alberto Lessan (Italia), Annalisa Metta (Italia), Marta Peris e Jose Toral, Peris+Toral Arquitectes (Spagna), Nicola Russi (Italia) e Christian Sumi (Svizzera).
Membri supplenti: Maite García Sanchis (Italia) e Marco Peverini (Italia).
Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 9° edizione.
15 December 2021 - Following the work of the Jury, we are publishing the results of the 8th edition of the Matilde Baffa Ugo Rivolta European Architecture Award. The winner is the Spanish project "85 Social Housing Units" in Cornellà by Peris+Toral Arquitectes, a studio run by Marta Peris and José Toral.
A Spanish project wins: "85 Social Housing Units" in Cornellà by Peris+Toral Arquitectes wins the 8th edition of the Award dedicated to European social housing, organised by the Milan Order of Architects and its Foundation since 2007.
The Jury, consisting of Søren Nielsen, Simona Della Rocca, Fabio Lepratto, Carles Muro and Chiara Rizzica, examined the 13 projects which reached phase two, out of the 29 originally received, and gave the Award to 85 Social Housing Units in Cornellà, by Marta Peris and José Toral (PERIS+TORAL ARQUITECTES), from Spain, because it represents the most innovative contribution in terms of technical and constructive aspects as well as in typology-formal aspects, providing an incisive and stimulating concept for the design of affordable housing.
The jury identified this intervention as “a challenge to European design practice in the field of social housing with a radical and sophisticated proposal, both in terms of functional programme and language. The building in Cornellà, with its marked design approach, highlighted how flexibility does not necessarily mean empty space, but can be the combination of the use of geometry and repetition of modular elements. This “house of identical rooms” not only paves the way for further research into optimising the economic and environmental cost of living - a key theme in planning affordable housing - but also raises the debate on how to organise domestic space by focusing on a clear adaptive and liveable layout, where the private dimension gradually merges with the more open and public dimension. This building also offers an unconventional interpretation of traditional Spanish housing elements such as shutters, balconies and patios. Using inexpensive solutions, the designers succeed in achieving a remarkable result also on a larger scale, designing every single component, from the threshold to the space. This clean and precise design is what makes this building both beautiful and practical at the same time, an exceptional volume on an urban scale with respect to the surrounding fabric”.
Lastly, the Jury stressed that this intervention should be a reference for the world of social housing, specifically because it is the result of an architectural competition organised by a public housing authority.
Project data:
Address: AV. Republica Argentina 21, 08940 Cornellà de Llobregat, Spain
Plot area: 2139 m2
Total gross surface area: 12815 mq
Number of units: 85
Total cost: € 10,676,638.00 €
Total construction cost/Total gross surface area: € 833/m2
Owner: AMB / IMPSOL
Jury
Standing Members: Søren Nielsen (Denmark); international juror pending; Carles Muro (Spain); Chiara Rizzica (Italy); Fabio Lepratto (Italy).
Alternate Members: Simona Della Rocca (Italy); Marco Peverini (Italy).
10 dicembre 2019 - La Giuria della 7° edizione del Premio Europeo di Architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta (in seguito alla morte dell'architetto Matilde Baffa il premio è diventato Premio Matilde Baffa Ugo Rivolta) ha esaminato i 9 progetti arrivati in 2° fase, sui 19 originariamente pervenuti, e ha assegnato il premio al progetto danese "Housing on Lisbjerg Bakke" di Vandkusten Architekten (Danimarca). Le motivazioni della giuria: "per l’uso sapiente degli elementi costruttivi prefabbricati in legno, riassemblabili, low cost e a basso impatto ambientale, insieme all’ottimizzazione degli spazi condivisi mostrano un incredibile potenziale nello sviluppo di nuove soluzioni abitative per il social housing”.
Dati di progetto:
Indirizzo: Jess Ingerslevsgade, 8200 Aarhus, Danimarca.
Superficie lotto: 4000 mq
Superficie lorda totale: 4100 mq
Numero di alloggi: 39
Costo totale: 6.000.000,00 €
Costo al mq: 1463,00 €
La giuria ha inoltre assegnato due Menzioni speciali:
- Cooperative building Stadterle, di Buchner Bründler Architekten (Svizzera), per l'intero processo progettuale, compresa la proficua interazione tra cooperativa e architetti: il risultato è un'architettura informale che risponde adeguatamente ai requisiti di quartiere della società 2000Watt.
- Sundparken, di C.F. Møller Architects (Danimarca) per il rinnovamento di un insediamento degli anni ’70, problematico dal punto di vista ecologico e sociale: il cambio di destinazione d’uso degli spazi esterni e il coinvolgimento degli abitanti hanno contribuito a creare accettazione e un migliore equilibrio sociale.
Giuria:
Membri effettivi: Monique Bosco-von Allmen (Svizzera), Pascal Müller (Svizzera), Rossella Gotti (Francia), Jens Kvorning (Danimarca), Laura Montedoro (Italia).
Membri supplenti: Fabio Lepratto (Italia) e Marco Peverini (Italia).
Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 7° edizione.
11 dicembre 2017 - La Giuria della 6° edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta ha esaminato i 13 progetti arrivati in 2° fase, sui 20 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto svizzero "Haus A" di Duplex Architekten, costruito all'interno del quartiere Hunziker Area di Zurigo (Svizzera). Le motivazioni della giuria: "per la sperimentazione tipologica e la convincente articolazione spaziale e architettonica del masterplan. La ricerca nella pianta del piano terra è notevole e spicca rispetto agli altri progetti pervenuti. La combinazione di piccole unità private ma indipendenti e di grandi spazi collettivi introduce nuove figure tipologiche che possono soddisfare le più disparate esigenze della società contemporanea. Il parallelismo tra il masterplan urbano e la pianta del piano terra è sorprendente nel mondo in cui gli spazi condivisi e privati sono tenuti assieme. L’articolazione degli spazi interni privati e collettivi è sobria in facciata, e ha un forte carattere domestico, adattandosi al denso contesto urbano."
Dati di progetto:
Indirizzo: Dialogweg 6, 8050 Zurigo, Svizzera.
Superficie Lorda totale (SLP): 6.883 mq.
6 piani.
Appartamenti: 11 "appartamenti cluster" (ca. 400 mq/ap, 10-12 persone/ap).
La giuria ha inoltre riconosciuto delle Menzioni per i progetti:
Menzione per la ricerca e l'innovazione tecnica e costruttiva:
Magisterparken, di C.F. Møller Architects (Danimarca).
La giuria ha motivato la menzione perché "il progetto da una risposta convincente all’urgente esigenza di migliorare la qualità dei magazzini post-bellici in disuso. Inoltre migliora la qualità tecnica dell’edificio, rinnovando il rivestimento esterno e adattandolo alle specifiche condizioni climatiche. Inoltre introduce un’alta qualità degli spazi interiori ridisegnando radicalmente l’impostazione degli appartamenti.
Menzione per la sperimentazione tipologica:
Live-work complex Kalkbreite, di Müller Sigrist Architekten (Svizzera).
La giuria ha motivato la menzione per "l'estremo mix di differenti tipi residenziali, servizi pubblici e infrastrutture al progetto. Interessante il modo in cui il progetto si rapporta con la complessità del sito, introducendo un programma funzionale ancora più articolato e aggiungendo nuovi spazi pubblici facilmente accessibili.
Menzione speciale per lo sviluppo di un forte programma sociale:
Living together, di Frötscher Lichtenwagner (Austria).
La giuria ha motivato la menzione per "il programma sociale è fortemente relazionato allo spazio circostante e al quartiere. Il progetto integra in modo convincente gli spazi pubblici, collettivi e privati. E’ aperto nei confronti del contesto e dei suoi abitanti, con mezzi discreti e sobri.
Giuria:
Membri effettivi: David Lorente Ibáñez, Harquitectes (Spagna), Dick Van Gameren (Olanda), Massimo Bricocoli (Italia), Camillo Magni (Italia) e Mauro Galantino (Italia).
Membri supplenti: Laura Montedoro (Italia), Fabio Lepratto (Italia).
Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 6°edizione.
11 dicembre 2017 - La Giuria della 5° edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta ha esaminato i 14 progetti arrivati in 2° fase, sui 49 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto spagnolo "Student housing" di H Arquitectes + DataAE, costruito a Sant Cugat del Vallès (Spagna). Le motivazioni della giuria: "per il suo valore dimostrativo di innovazione e di domesticità applicato al sistema costruttivo prefabbricato in calcestruzzo armato, perseguite attraverso il controlllo della qualità degli spazi di distribuzione, del giardino/patio collettivo e dei dettagli architettonici. Si riconosce, inoltre, il valore insediativo nel contesto in relazione alla topografia, al rapporto con l'infrastruttura ferroviaria e ai percorsi di ingresso connessi a differenti livelli. Si apprezza altresì l'attenzione posta ai temi della sostenibilità ambientale ed energetica. La soluzione evidenzia l'inaspettata adeguatezza e potenzialità di questa metodologia costruttiva, per rispondere ai nuovi bisogni dell'abitare temporaneo".
Dati di progetto:
Indirizzo: Carrer Sant Pere no 1-15, 08173 Sant Cugat del Vallès (SPAGNA)
Superficie lorda totale: 3.101 mq
Superficie del lotto: 3.674 mq
Numero di piani: 2 piani.
Numero di alloggi: 57 unità.
La giuria ha inoltre riconosciuto delle Menzioni per i progetti:
- "27 social houses", di Luis Martinez Santa-Maria (Spagna).
Per "il valore della ricerca tipologica: i progettisti, infatti, hanno reinterpretato la casa a schiera inserendo una successione di spazi aperti che declinano il passaggio dall'esterno all'interno con diversi gradi di privacy (soglia/patio/giardino). L'uso del laterizio evoca l'architettura della tradizione ma viene utilizzato in forma contemporanea e in diverse scale e trama, concorrendo a definire la qualità dei manufatti. Infine, la giuria riconosce lo sforzo di ricomporre la frammentazione tipica di questo tipo edilizio in una dimensione unitaria e collettiva".
- "317 Social Housing units" di SV60 Arquitectos, a Lama de Colmena (Spagna).
"Il progetto mette a tema in modo molto interessante il rapporto con il paesaggio e la possibilità di declinare la grande dimensione della residenza sociale (317 alloggi) in un'articolazione volumetrica sensibile alla topografia e all'orografia. La reinterpretazione dei tipo della casa in linea, con l'inserimento di un sistema di vuoti variamente combinati, persegue anche la qualità ambientale mediante l'attento controllo della ventilazione interna e del soleggiamento".
- "Student housing", di Durisch + Nolli Architetti Sagl, a Lucerna (Svizzera).
Per "l'elegante rigore dell'uso del modulo base quale elemento strutturante. Infatti, a partire dall'impianto insediativo, fino alla definizione della singola stanza, viene utilizzata un1unica misura che si ritrova anche nella definizione dei prospetti. L'aggregazione dei diversi moduli produce un sistema flessibile di alloggi che rispondono alle diverse esigenze abitative e consente una variazione volumetrica dei singoli corpi".
Giuria:
Membri effettivi: Paola Delmonte (Italia), Carmen Espegel (Spagna), Massimiliano Monetti (Italia), Laura Montedoro (Italia), Orsina Simona Pierini (Italia).
Membro supplente: Camillo Magni (Italia).
Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 5° edizione.
20 novembre 2013 - La Giuria della 4° edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta ha esaminato i 20 progetti arrivati in 2° fase, sui 44 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto olandese "Hip house" di Atelier Kempe Thill, costruito a Zwolle (Paesi Bassi).
Dati di progetto:
Indirizzo: Obrechtstraat 21-147, 8031, Zwolle (Paesi Bassi)
Superficie lorda totale: 6.399 mq
Superficie del lotto: 2.500 mq
Numero di alloggi: 64.
Costo totale: 5.450.000,00 €
Costo al mq: 851 €/mq.
La giuria ha inoltre riconosciuto delle Menzioni per i progetti:
- "Social housing for mine-workers", di Zon-e Arquitectos (Spagna).
- "222 Social housing", di Alberola Martorell Arquitectos (Spagna).
- "Social housing in Sa Pobla", di RipollTizon Estudio de arquitectura (Spagna).
- "A2M Social housing", di Nunzio Gabriele Sciverse con Maria Giuseppina Grasso Cannizzo (Italia).
- "140 social housing in Monte Hacho", di MGM Morales de Giles Arquitectos (Spagna).
Giuria:
Membri effettivi: Giordana Ferri (Italia), Stefano Guidarini (Italia), Bart Lootsma (Olanda), Alessandro Maggioni (Italia), Sasha Zander (Germania).
Membri supplenti: Camillo Magni (Italia), Orsina Simona Pierini (Italia).
Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 4° edizione.
30 novembre 2011 - La Giuria della 3° edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta ha esaminato i 19 progetti arrivati in 2° fase (hanno inviato i materiali per partecipare 14), sui 51 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto tedesco "BIGyard - construction group project", costruito a Berlino dallo studio Zanderroth architekten. Le motivazioni della giuria: "l'edificio propone una soluzione innovativa per un contesto urbano critico: la ricucitura di un isolato avviene mediante un insieme di soluzioni morfologiche e tipologiche molto efficaci. Si tratta quindi non di un edificio in se, ma della costruzione di un rapporto complesso con il sistema urbano esistente. Dal punto di vista tipologico il progetto propone una combinazione di molte soluzioni, ottimizzando il rapporto, normalmente critico, tra la scelta della residenza individuale e la compattezza del tessuto urbano. L’articolazione tipologica permette anche di prevedere ai piani terra funzioni differenti dalla residenza. Il sistema distributivo e di circolazione interna determina una serie molto variegata di spazi aperti semiprivati e privati, interni ed esterni alle abitazioni. Lo spazio aperto tra gli edifici di uso collettivo appare ospitale per i gli abitanti, sia per la sua conformazione che per il rapporto con le abitazioni. Questa varietà di spazi collettivi permette un’alta qualità della vita degli abitanti".
Dati di progetto:
Indirizzo: Zelterstraße 5-11, 10405 Prenzlauer Berg, Berlino (Germania).
Superficie lorda totale: 9.100 mq
Superficie del lotto: 3.350 mq
Numero di alloggi: 45.
Costo totale: 15.400.000,00 €
Costo al mq: 1690 €/mq.
La giuria ha inoltre riconosciuto delle Menzioni per i progetti:
- "Social Housing for FLW", di Olivier Forneau Architects (Belgio).
"Il piccolo edificio progettato a Dison interpreta in maniera convincente il tema critico della collocazione di un edificio di social housing nel delicato tessuto urbano del centro storico di un piccolo paese. L’edificio, attraverso una riuscita soluzione d’angolo, ricuce il tessuto e la cortina senza intenti mimetici, proponendo delle ottime scelte di scala e garentendo un buon utilizzo dello spazio pubblico e comune al piano terra".
- "Edilizia sociale e parco urbano in via Gallarate", di MAB Marotta Basile arquitectura (Italia).
"L’intervento a Milano propone una composizione planimetrica convincente, che interpreta con grande interesse le indicazioni urbanistiche alla base del concorso Abitare Milano 1, potenziando il senso dell’attraversamento longitudinale dell’area, facendolo passare anche sotto gli edifici. Ad esso si aggiunge un accurato trattamento dello spazio pubblico, caratterizzato per composizione, materiali e funzioni. L’articolazione del blocco edilizio tra piano terra pubblico, integrato nel disegno dello spazio aperto, e i piani superiori di carattere residenziale, permette di potenziare ulteriormente la qualità urbana dell’intervento."
Sono inoltre stati segnalati i progetti:
- "Abitare nel parco. Complesso abitativo EA7", di Christoph Mayr Fingerle (Italia).
– "Vivazz. Mieres Social Housing", di ZigZag Arquitectura (Italia).
Giuria:
Membri effettivi: Giulio Barazzetta (Italia), Peter Ebner (Germania), Giordana Ferri (Italia), Peter Kis (Ungheria), Alessandro Maggioni (Italia).
Membri supplenti: Antonio Borghi (Italia), Stefano Guidarini (Italia).
Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 3°edizione.
30 novembre 2009 - La Giuria della 2° edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta ha esaminato i 22 progetti arrivati in 2° fase (hanno inviato i materiali per partecipare 24), sui 40 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto ungherese "Pràter Street Social Housing", di Kis Péter Épìtészmuterme (Ungheria). Le motivazioni della giuria: "l’edificio è inserito all’interno del denso tessuto residenziale del secolo scorso della città di Budapest assumendo la scala e gli allineamenti degli edifici circostanti come tema di progetto. Il proposito esplicito di non imporre la propria presenza in maniera evidente sulla cortina edilizia, composta da edifici di minore dimensione rispetto alla parcella di progetto, è affrontato attraverso la frammentazione dell’intervento in due differenti volumi. Questi, da un lato si appoggiano al muro tagliafuoco seguendo la forma dell’edificio confinante, dall’altra completano con un nuovo quarto lato una corte interna all’isolato. La facciata del corpo più lungo è arretrata rispetto al filo stradale in modo da lasciare un generoso spazio pubblico alla città. Il varco tra i due corpi si apre sul giardino interno, permettendo la vista dei grandi alberi dal marciapiede esterno. I due volumi sono tra loro collegati da esili ponti in cemento, che continuano ai diversi piani i ballatoi interni e divengono l’elemento caratterizzante l’intero intervento. Le facciate, interamente rivestite in klinker scuro, sono segnate unicamente da balconi e da finestre, tutte di eguale dimensione. La disposizione in maniera disallineata sugli assi verticali accresce la natura solida e plastica dei corpi di fabbrica, celando la maglia regolare della struttura a pilastri. L’utilizzo di pochi e semplici materiali, duraturi e di facile manutenzione, risponde in maniera tradizionale alle esigenze di sostenibilità ed efficienza, queste intese nel più ampio arco della vita di un edificio. La distribuzione e l’impianto tipologico degli appartamenti richiama i modelli classici delle esperienze moderne europee, riprendendo da queste, con evidente coraggio, le soluzioni più radicali dei ballatoi e dei corridoi interni. L’edificio dimostra come, con estrema sobrietà e economia di risorse, si possa rispondere in maniera ottimale alle questioni aperte dalla residenza sociale in ambiti complessi e delicati quali i tessuti edilizi ad alta densità e dal forte carattere urbano. Il progetto si pone come un riuscito modello di equilibrio tra le esigenze contemporanee e la tradizione della città europea".
Dati di progetto:
Indirizzo: Práter street 30-32, Budapest (Ungheria).
Superficie lorda totale: 2.085 mq
Superficie del lotto: 4.135 mq
Numero di alloggi: 48.
Costo totale: -
Costo al mq: 590 €/mq.
La giuria ha inoltre segnalato i progetti:
- "48 alloggi a Forte Gazzera", di Giorgio Macola e Adolfo Zanetti (Italia).
"Il progetto si colloca in un’area molto delicata al margine del tessuto urbano di Mestre, tra il centro del quartiere della Gazzera e l’area verde del Forte Brendole. Il tessuto è rado, ma il sito è denso di significati e di qualità paesaggistiche interpretate con grande raffinatezza dai progettisti. Il tema della definizione del margine si materializza nell’allineamento dei corpi di fabbrica accoppiati come “sentinelle” di diversa altezza. Gli edifici stretti ed allungati a corpo singolo richiamano il linguaggio delle architetture rurali rinnovato con il ritmo alternato delle aperture verticali di varie dimensioni. L’economia della serialità non lascia spazio alla monotonia grazie all’articolazione plastica dei corpi di fabbrica che evidenzia con leggerezza il radicamento dell’architettura nella cultura del luogo e offre interessanti variazioni tipologiche nell’ultimo piano. Il tema dell’edilizia sociale trova nel decoro e nella sobrietà di questi edifici e nel loro afflato poetico una soluzione di straordinaria qualità".
- "30 social dwellings", di Javier Terrados Cepeda (Spagna).
"L’intervento residenziale costruisce la testata di un isolato in un tessuto periferico della cittadina di Conil de la Frontera. Ispirandosi al sistema di passaggi e cortili semi-pubblici che caratterizza il tessuto residenziale del centro storico, l’edificio organizza gli appartamenti sui due lati di una strada interna illuminata da piccoli patii, che crea un’interessante spazio di transizione tra spazio pubblico urbano e spazio privato delle abitazioni. All’interno dell’edificio viene così ricreata un’atmosfera urbana che favorisce la socializzazione tra i residenti. La cellula residenziale, estremamente razionale, sfrutta abilmente la presenza del piccolo patio per strutturare le piante, dividendo con chiarezza la zona d’entrata – con la cucina e il bagno affacciati sul patio – dal soggiorno e dalle camere da letto affacciate sulla strada".
- "83 appartamenti sociali a Port Saint Martin", di Agence Kagan Architecture (Francia).
"L’intervento residenziale valorizza la condizione urbana privilegiata all’entrata di Rennes caratterizzata dalla presenza del canale d’Ille et Rance. La scelta tipologica, con appartamenti stretti e lunghi distribuiti da ballatoi, offre ad ogni alloggio le migliori viste sul canale e generose terrazze. Pur nei limiti di costi dell’edilizia popolare, che hanno portato ad una forte razionalizzazione delle scelte costruttive, in particolare con l’uso di elementi in calcestruzzo prefabbricato, il progetto propone una ricca articolazione del volume che ricuce l’angolo di un isolato periferico fortemente frammentato, creando una forte presenza urbana sottolineata dal basamento commerciale su doppia altezza. La giuria riconosce l’alta qualità della cellula abitativa di base, che sfrutta in particolare l’organizzazione degli spazi di servizio e l’interessante variazione tipologica degli alloggi duplex che coronano l’edificio".
Giuria:
Membri effettivi: Theo Brenner (Germania), Guillermo Vasquez Consuegra (Spagna), Pierre Alain Croset (Italia), Christian Devillers (Francia), Gyorgy Kerekes (Ungheria).
Membri supplenti: Giulio Barazzetta (Italia), Nicola Braghieri (Italia).
Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 2° edizione.
La Giuria della 1° edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta ha esaminato i 22 progetti arrivati in 2° fase (hanno inviato i materiali per partecipare 24), sui 46 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto spagnolo "Edificio per case popolari" a Rota, Cadice, di Guillermo Vàzquez Consuegra (Spagna). Le motivazioni della giuria: "per la qualità architettonica, la buona definizione spaziale - pur nella semplicità formale e costruttiva - e per la buona risoluzione del rapporto tra spazio privato e pubblico".
La giuria ha inoltre segnalato i progetti:
- "Centrum.odorf" a Innsbruck, di Frötscher Lichtenwagner (Austria).
"Per la riuscita integrazione tra le residenze e i numerosi servizi di vario tipo, con iniziative che sarebbe auspicabile sollecitare da parte degli enti committenti".
- "Case per anziani" a Castenedolo, di Camillo Botticini e Giorgio Goffi (Italia).
"Per l’opportuna ripresa e rielaborazione del tipo edilizio della casa a patio che dopo ricerche ed esperienze anticipatrici compiute in Italia, ha avuto maggiore diffusione all’estero".
- "Alloggi e servizi per anziani" a Collebeato, di Bianchetti, Greppi e Dassa (Italia).
"Per la risoluzione dell’inserimento nel contesto, che presentava notevoli difficoltà, sia per il suo carattere suburbano, che per la morfologia del suolo destinato all’intervento".
Giuria:
Membri effettivi: David Chipperfield (Gran Bretagna), Mauro Galantino (Italia), Carlo Melograni (Italia), Luciano Niero (Italia), Flora Ruchat (Svizzera).
Membri supplenti: Guido Morpurgo (Italia), Narno Poli (Italia).
Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 1°edizione.
Comitato Scientifico: Renzo Bassani, Antonio Borghi, Monique Bosco-von Allmen, Valeria Bottelli, Massimo Bricocoli, Paola Delmonte, Peter Ebner, Carmen Espegel, Giordana Ferri, Rossella Gotti, Anna Kaestle, Péter Kis, Jens Kvorning, Fabio Lepratto, Alberto Lessan, Bart Lootsma, David Lorente Ibáñez, Alessandro Maggioni, Camillo Magni, Paolo Mazzoleni, Annalisa Metta, Massimiliano Monetti, Laura Montedoro, Pascal Müller, Carles Muro, Søren Nielsen, Marta Peris, Orsina Simona Pierini, Anna Maria Pozzo, Giovanni Rivolta, Chiara Rizzica, Nicola Russi, Dan Schürch, Christian Sumi, Oliver Thill, José Toral, Guillermo Vàzquez Consuegra, Daniela Volpi, Sascha Zander.
Partner scientifico: Unità di ricerca 2C Casa e Città – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - Politecnico di Milano.
Patrocini edizione 2023: EFL – European Federation for Living, INU – Istituto Nazionale di Urbanistica, Confcooperative, CNAPPC, Assimpredil Ance, INARCH.