La Giunta del Comune di Milano ha approvato il nuovo Regolamento della Commissione comunale per il Paesaggio, introducendo alcune modifiche a quello attuale. L’Ordine degli Architetti di Milano ha espresso, in una nota inviata alla stampa e in una lettera destinata all’Amministrazione milanese, la sua contrarietà alla proposta di cambiamento che riguarda la norma di presunta trasparenza.
Secondo l’Amministrazione, infatti, oltre la metà dei componenti, compreso il presidente, non potranno svolgere attività di libera professione nel territorio comunale per tutta la durata dell'incarico, ma per gli architetti questa scelta non dà garanzia dell’apporto delle migliori competenze.
«L'organo tecnico-consultivo del Comune che esprime pareri obbligatori su questioni di materia paesaggistica, in questo modo, non garantirà nessuna trasparenza ulteriore. Al contrario si rinuncerà a governare esiti di qualità nei progetti, e la disciplina tecnico progettuale sarà messa all’angolo», spiega il presidente dell’Ordine degli Architetti, Federico Aldini.
Le candidature alla Commissione Paesaggio vengono proposte dagli Ordini, i Collegi, le Associazioni professionali, le Università, le Sovrintendenze.
Per gli architetti, competenze, autorevolezza ed esperienza professionale devono essere prerogative fondamentali nella scelta dei componenti della Commissione e un Ordine professionale non può non sottolineare che la pluriennale e qualificata esperienza nella tutela del paesaggio richiesta dallo stesso Regolamento difficilmente possa darsi con l’astensione dall’esercizio dell'attività professionale dei membri della Commissione.
«L’Ordine, nell’ambito della sua funzione, in futuro proporrà solo candidati con competenza ed esperienza in ambito libero professionale, nel rispetto della conoscenza della materia alla luce del loro impegno e attività nel tessuto urbano», ha proseguito Aldini.
Apprezzata invece la modifica introdotta con l’obiettivo di promuovere l’equilibrio di genere, che l’Ordine auspica possa appresentare un avanzamento ulteriore verso gli obiettivi di pari opportunità.
Il nuovo regolamento entrerà in vigore dopo l'approvazione del Consiglio comunale e l’Ordine degli Architetti sollecita il Comune affinché con il nuovo PGT il pubblico torni ad affermare la propria leadership, con una visione strategica condivisa.
Per quanto previsto dal nuovo Regolamento in tema di partecipazione in Commissione del Paesaggio dei rappresentanti dei Municipi, l’Ordine ritiene che le valutazioni di carattere economico e sociale dovrebbero essere fatte a monte dall'amministrazione, discusse pubblicamente e trasferite con trasparenza all’interno del PGT, lasciando alla Commissione libertà di giudizio nell'ambito delle proprie competenze in merito alla valutazione della coerenza dei progetti con i principi, le norme e i vincoli degli strumenti paesistico-ambientali definiti all’interno del PGT stesso.