From 02.12.2019 to 02.01.2020
Il 12 novembre il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una legge che prevede incentivi e meccanismi di semplificazione per favorire il recupero di immobili abbandonati e per prevenire il degrado urbano
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato a maggioranza il 12 novembre 2019 una legge che prevede incentivi e meccanismi di semplificazione per favorire il recupero di immobili abbandonati e per prevenire il degrado urbano.
Gli interventi si pongono l’obiettivo di risanare singole case o porzioni di quartieri, realizzando iniziative di rigenerazione con ricadute su abitabilità e attrattività dei centri abitati. I progetti dovranno rientrare nelle previsioni dei piani territoriali, rispettando la già operante legge sul consumo del suolo. E dovranno essere in armonia con la carta di consumo del suolo che i Comuni dovranno realizzare, una sorta di censimento degli immobili abbandonati o dismessi da aggiornare annualmente.
Tra gli incentivi, previsti uno sconto fino al 60% sugli oneri di urbanizzazione e la possibilità di incrementi delle volumetrie fino al 20%, a fronte di prescrizioni che comporteranno una miglioria delle condizioni degli edifici innanzitutto dal punto di vista energetico e della sicurezza.
Altro obiettivo che la legge si prefigge di raggiungere, è la lotta alla burocrazia per garantire agli investitori tempi certi per la realizzazione degli interventi, una volta dichiarato lo stato di degrado di un immobile attraverso perizia giurata e asseverata. La norma finanziaria prevede un primo stanziamento iniziale di due milioni di euro, che serviranno per promuovere soprattutto i censimenti comunali. Poi si procederà con piani annuali cui concorreranno le risorse statali e regionali per somme da definire in base alle necessità.
Secondo i dati DAStU, in Lombardia esistono 3.393 aree dismesse che occupano una superficie di 4.984 ettari in 650 Comuni. Il 33% della superficie "dismessa" è localizzata a Milano e provincia, con 988 aree coinvolte; segue Brescia con il 14% e 276 aree, quindi Mantova con il 10% e 201 aree. Con il 9% Pavia (299 aree) e Varese (246 aree). L'8% della superficie dismessa è localizzata a Bergamo e coinvolge 237 aree, il 5% a Monza e Brianza con 489 aree prevalentemente di piccole dimensioni, il 4% a Lecco (289 aree) e a Cremona (95 aree), il 2% a Como con 153 aree.L'1% della superficie regionale dismessa interessa rispettivamente i territori di Sondrio (88 aree) e Lodi (32 aree). Sempre secondo i dati del Dipartimento, in Lombardia ci sono anche 914 siti da bonificare, quasi la metà dei quali (425) localizzati nella Città Metropolitana di Milano, a cui si aggiungono i 188 del capoluogo milanese. A seguire Varese con 86 siti da bonificare, Bergamo con 85, Brescia con 76, Monza e Brianza con 49, Pavia con 46, Mantova con 42, Como con 36, Lodi con 34, Lecco con 24, Cremona con 8 e Sondrio con 3.