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#Concorrimi: da Milano a Torino

From 12.09.2019 to 12.10.2019

A 26 mesi dal lancio dei 2 bandi #concorrimi di #Torinofascuola, e dopo un anno di cantiere, apertura delle 2 scuole medie Giovanni Pascoli ed Enrico Fermi a Torino. Esempi di collaborazione tra pubblico e privato e complicità tra architettura e pedagogia

A 26 mesi dal lancio dei 2 bandi #concorrimi di #Torinofascuola, e dopo un anno di cantiere, taglio del nastro per le 2 scuole medie Giovanni Pascoli ed Enrico Fermi a Torino. Esempi di collaborazione tra pubblico e privato e di complicità tra architettura e pedagogia, sono stati banditi da Compagnia di San Paolo e Fondazione Agnelli, e sostenuti da Città di Torino e Fondazione per la Scuola. Il frutto dell’investimento economico complessivo di 11 milioni, interamente a carico dei due soggetti privati banditori, sono le due scuole, edifici degli anni ’60 e ’70, che si presentano con spazi profondamente ristrutturati.

I concorsi #concorrimi hanno permesso agli studenti di iniziare l’anno scolastico 2019/2020 in istituti completamente rinnovati, innovativi, condivisi e replicabili, dopo aver recepito le indicazioni emerse da un elaborato percorso partecipativo dedicato all'ascolto delle due comunità scolastiche (preside, docenti, famiglie, studenti, insieme a pedagogisti e architetti) per mettere a fuoco bisogni, aspettative e desideri di rinnovamento, poi confluiti nelle linee guida alla progettazione che erano parte integrante della documentazione di concorso.

Le due scuole medie torinesi sono state dunque restituite ufficialmente il 12 settembre 2019 alla città e alla comunità scolastica, in concomitanza con l'apertura del nuovo anno scolastico e nel pieno rispetto dei tempi previsti.

Luoghi di apprendimento modulari e flessibili, concepiti per fare scuola adeguandosi ai più moderni orientamenti della pedagogia e della didattica, spazi condivisi e apertura alla comunità, come l'ormai diffusa idea di scuola come civic center suggerisce, sono le cifre principali dei due interventi di riqualificazione oggetto dei due concorsi #concorrimi (cui hanno partecipato quasi 300 studi di architettura italiani e stranieri), vinti da Alberto Botter e Simona della Rocca - BDR bureau (Enrico Fermi), e da Silvia Minutolo - Archisbang e Domenico Racca - Area Progetti Giovanni Pascoli).

La scuola Enrico Fermi dagli arredi alla disposizione degli spazi interni, atti a creare un vero e proprio ‘paesaggio didattico educativo’, all’aggiunta di nuovi volumi, valorizzazione degli spazi esterni e creazione di un nuovo giardino è stata radicalmente ripensata.

La scuola Giovanni Pascoli, frutto di uno studio sulla flessibilità e l’ibridazione degli spazi – siano essi aule o parti comuni - ha un nuovo ingresso accessibile a tutti, con un atrio ampio e luminoso per i ragazzi, una biblioteca diffusa ai diversi piani e un'emeroteca aperta al pubblico fin dal mattino, al piano terra. Ripristinata la palestra, è stata creata una terrazza verde sul tetto dal lato di via Duchessa Jolanda.

Alla cerimonia del taglio del nastro, John Elkann ha commentato: "Torino fa scuola, il nostro obiettivo è condividere questa scuola con altri. Chiunque in Italia abbia voglia di riuscire a fare scuole belle come questa potrà imparare da tutto il lavoro che noi abbiamo fatto. Vedere i ragazzi che hanno l'aria felice, e sentirli dire che hanno più voglia di studiare in un ambiente come questo, rende tutto lo sforzo fatto meritevole" ha concluso Elkann.

"Potrete usufruire di una scuola - ha commentato il Presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo - di cui non siete solo studenti, ma anche autori". "Il binomio tra spazi e pedagogia - ha aggiunto - è essenziale perché si possa fare un investimento serio sulle nuove generazioni".

La sindaca Chiara Appendino ha ricordato che la scuola "non è solo un edificio, ma comunità. Qua ci sono tutti i valori di una comunità coesa come imparare a stare insieme e rispettare i luoghi ed esigenze altrui".

Quello degli istituti scolastici è un tema progettuale centrale per #concorrimi (10 dei 42 bandi sono dedicati alle scuole).

Concorrimi s’innesta perfettamente in un percorso di rinnovamento dell’edilizia scolastica in Italia – è il commento dell’Ordine Architetti Milano. Il nostro bando-tipo e piattaforma web ha già disciplinato 2 concorsi per altrettante scuole a Torino, 4 concorsi in aree colpite dal sisma (Ariano Irpino, L’Aquila – in 2 occasioni – San Benedetto dei Marsi), a Palermo in 2 occasioni e a Milano, in corso ora, con 2 bandi giunti alla chiusura del I grado pochi giorni fa.

Questi concorsi si aprono a due visioni: il superamento di un patrimonio edilizio storico non più adeguato alle esigenze didattiche e di manutenzione di oggi e domani – dagli istituti prefabbricati nati per supplire al boom demografico, a durata magari trentennale, alla presenza di materiali strutturali poi rivelatisi dannosi - e, tema altrettanto importante, la proposta della scuola quale ‘civic center’ aperto alla cittadinanza e alle attività extra-scolastiche, che faccia della propria forza propulsiva all’inclusione e alla partecipazione uno stimolo per il rinnovamento e la riqualificazione sociale, oltreché urbanistica, di interi quartieri”.

Qualità funzionale degli spazi, prestazioni tecnologiche dell’edificio e riqualificazione del contesto sono gli elementi che accomunano questi due concorsi e gli altri aperti sulla piattaforma #concorrimi.

Gli obiettivi progettuali di fondo sono l’offerta di spazi innovativi per la didattica, adeguati alle più recenti indicazioni del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca; un utilizzo flessibile e autonomo delle diverse funzioni insediate nei nuovi edifici scolastici; la presenza di spazi verdi organizzati, e spesso permeabili alla comunità negli orari extra-scolatici, arricchiti da essenze arboree e aromatiche; la valorizzazione dei quartieri periferici e non, attraverso la realizzazione di centri di attività extra-scolastiche, volti a costituire poli di attrazione nella vita sociale del territorio; l’efficientamento energetico finalizzato alla realizzazione di edifici NZEB (Nearly Zero Energy Building) – le indicazioni sono di ricercare la soluzione progettuale più moderna e performante in relazione a quelle che sono le attuali tecnologie a disposizione sul mercato -, nelle prestazioni tecnologiche – con la scelta di materiali afferenti ai temi della bio-architettura, della circolarità, della sostenibilità; il controllo del microclima estivo e del benessere termico; la crescente indicazione della progettazione in BIM quale necessità del graduale recepimento della normativa ma anche quale strategia orientata alla futura gestione/manutenzione programmata degli edifici (building management system).

 

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