From 07.05.2019 to 23.05.2019
Magnitudo Film e Chili presentano PALLADIO, regia di Giacomo Gatti, al cinema dal 20 al 22 maggio. Il docu-film è un viaggio tra gli USA e il Veneto e racconta il grande architetto e il suo lascito nel mondo contemporaneo. 1 cfp
Magnitudo Film e Chili presentano il film PALLADIO, regia di Giacomo Gatti 2017/2018 – Italia e Stati Uniti d’America, durata: 97 minuti. Al cinema (scopri quali) dal 20 al 22 maggio 2019.
Il voucher (scaricabile qui) consente di entrare nei cinema aderenti usufruendo della tariffa ridotta.
La partecipazione alla proiezione dà diritto a 1 cfp in autocertificazione per gli iscritti all'Ordine di Milano.
Nel 2010, con la risoluzione numero 259, il Congresso degli Stati Uniti d’America dichiara Andrea Palladio “Padre dell’Architettura Americana”.
Il documentario traccia una linea nello spazio tra le due sponde dell’Atlantico e nel tempo lungo cinque secoli per presentare le opere di Andrea Palladio, definibile probabilmente come la prima archistar della storia per come ha influenzato il pensiero e lo stile progettuale di chi poi ne ha seguito le orme. Le sue opere sono raccontate da chi oggi le studia, le vive e le preserva per le generazioni future.
PALLADIO è il progetto cinematografico dedicato ad Andrea Palladio, l’architetto che con la sua opera divenne il punto di riferimento per la costruzione dei più importanti edifici del potere nel mondo. È un viaggio alla scoperta dell’universo antico di Palladio ma al contempo della sua modernissima eredità: infatti, la borsa di Wall Street a New York, come la Casa Bianca e il Congresso a Washington e molto altri edifici rappresentativi, sono stati costruiti seguendo le indicazioni che il maestro ha codificato nella sua opera quattrocentocinquanta anni fa. Non è un documentario storico e biografico, ma un film d’arte che racconta il grande architetto e il suo lascito nel mondo contemporaneo attraverso lo sguardo di chi oggi studia, vive e preserva la sua opera per le generazioni future.
Nato a Padova nel 1508, figlio di una famiglia umile, Palladio iniziò come semplice tagliapietre per diventare l’architetto più amato e richiesto dall’aristocrazia veneta. Attraverso lo studio delle grandiose rovine romane, reinventò lo stile classico e cambiò per sempre la storia dell’architettura. Maestro della proporzione come della luce e della materia, costruì ville, palazzi e chiese in armonia con l’uomo e la natura. I suoi “Quattro Libri”, i trattati che racchiudono l’opera di una vita, stabilirono un linguaggio universale che influenzò generazioni di architetti in tutto il mondo. Negli Stati Uniti d’America, Thomas Jefferson li prese a modello per fondare i simboli della nazione nascente e i palazzi del potere di Washington D.C.
Palladio è un racconto corale che intreccia tre linee narrative tra il Veneto e gli Stati Uniti. Un professore cosmopolita arriva a New York alla ricerca dell’eredità di Andrea Palladio e di un modo per trasmettere i suoi valori umanistici alle nuove generazioni. All’Università di Yale, i giovani architetti di domani si confrontano con le contraddizioni del palladianesimo americano, simbolo della democrazia come dello schiavismo. A Villa Saraceno, nella campagna veneta, tre studentesse di restauro trascorrono un fine settimana in compagnia di studiosi internazionali confluiti qui per un convegno su Palladio. Il docu-film è un viaggio tra New York, la Virginia, Washington D.C., il Veneto delle grandi ville e la Roma dei templi classici. Immagini rigorose ed evocative portano sul grande schermo edifici iconici come Villa La Rotonda, Villa Foscari La Malcontenta, le chiese del Redentore e di San Giorgio Maggiore a Venezia, la Casa Bianca, il Campidoglio, il Pantheon e i fori romani. Architetti e studiosi del calibro di Peter Eisenman, Antonio Foscari, Kenneth Frampton, Lionello Puppi, George Saumarez Smith, Alexandra di Valmarana, sono protagonisti in questo viaggio alla scoperta di Palladio.
Il film è dedicato alla memoria di Lionello Puppi, che si è spento a Treviso lo scorso settembre. Benché ostacolato dalla malattia, il professor Puppi ha partecipato alle riprese con generosità e passione, donandoci un’ultima testimonianza di una vita dedicata agli studi palladiani.