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Fondazione dell'Ordine: nuovo modello di governance

Dal 10.10.2017 al 10.11.2017

Nel 2016, il Consiglio dell’Ordine ha avviato un progetto speciale di riassetto della governance della propria Fondazione per avviarla in un percorso di progressiva autonomia organizzativa dall’Ordine e di apertura a nuove attività e alla partecipazione di terzi

Nella seduta del 04.05.2016, il Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano ha avviato un progetto speciale di riassetto della governance della propria Fondazione.

Obiettivo dell’iniziativa è avviare la Fondazione in un percorso di progressiva autonomia organizzativa dall’Ordine e di apertura a nuove attività e alla partecipazione di terzi, sempre sotto l’egida del Consiglio.

Questo piano, complesso dal punto di vista legale, amministrativo e gestionale, ha richiesto la consulenza di realtà esterne e indipendenti che compissero, previa gara indetta il 16.06.2016, uno studio approfondito della realtà della Fondazione a 360°, per restituire poi un’analisi puntuale a febbraio 2017 delle concrete proposte di riorganizzazione e una visione realizzabile sul futuro della stessa.

Lo studio dell’architettura organizzativa, l’analisi e le proposte della futura governance e gestione delle risorse, la valutazione delle deleghe e dei livelli di autonomia dall’Ordine e la circoscrizione delle future attività della Fondazione, è sfociato nella necessità di definire il nuovo assetto in un nuovo statuto, regolarmente depositato presso uno studio notarile il 5.10.2017 e approvato dall'autorità competente il 20/10/2017.

Il nuovo statuto, che prevede anche una figura apicale con la qualifica di direttore (ricerca iniziata il 12.06.2017), descrive una Fondazione di Partecipazione aperta a Soci sostenitori esterni all’Ordine degli Architetti, privati o pubblici, ridisegnandone la catena decisionale e l’insieme degli organi di controllo.

La Fondazione potrà dunque proseguire e perseguire e ampliare le proprie attività di supporto alla professione, dialogo e proposta culturale con e per la cittadinanza, interlocuzione con gli stakeholder a livello locale, nazionale e internazionale sui temi della cultura architettonica, facendo ricorso ad accordi, partnership, collaborazioni e supporti con altre realtà (pubbliche, private, associative, imprenditoriali, culturali…).

Lo statuto prevede altresì che l’Ordine, in qualità di Fondatore, attraverso la presenza maggioritaria di membri del Consiglio all’interno del nuovo cda, rimanga supervisore delle attività della Fondazione, dandole indicazioni precise circa la qualità dei contenuti, la direzione delle azioni da intraprendere e delle strategie da sviluppare.

Il profondo riassetto legale, amministrativo, gestionale e operativo della Fondazione ha richiesto l’erogazione di spese straordinarie, regolarmente messe a bilancio, per andare incontro a un progetto e un processo in tutta evidenza particolarmente ricchi di complessità.

Nel frattempo, le attività della Fondazione sono proseguite regolarmente. A titolo di esempio, da gennaio 2017 a settembre 2017, ha attivato 36 corsi di formazione professionale, coinvolgendo nell’aggiornamento professionale più di 5.500 architetti, conferendo oltre 16.500 crediti formativi. L’offerta culturale ha contemplato l’organizzazione di 3 mostre, 19 serate di architettura, 2 visite in cantiere, 3 seminari aziendali, si è arricchita di 1 nuova pubblicazione editoriale e ha attivato 3 itinerari di architettura (di cui 2 nuovi).

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