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Premio Rivolta "V° edizione": ultimi giorni

From 27.07.2015 to 10.01.2016

Pubblicato il bando della quinta edizione del Premio volto a divulgare i migliori progetti di edilizia sociale realizzati in ambito europeo. Attenzione: iscrizione e consegna materiali prima fase entro il 25 settembre 2015

Il 27 Luglio 2015 è stato pubblicato il bando della quinta edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta, promosso dall'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano, per divulgare i migliori progetti di edilizia sociale realizzati in ambito europeo negli ultimi cinque anni.

I progetti ammessi alla quinta edizione del Premio - 2015 - sono edifici di edilizia sociale costruiti, conclusi e consegnati tra il gennaio 2010 e il dicembre 2014 sul territorio dei 28 paesi della Comunità Europea e della Svizzera. Per opere di edilizia sociale si intendono le residenze realizzate per iniziativa di operatori sia pubblici che privati, vincolate da regole di assegnazione, rivolte ad una domanda di abitazione che non trova risposte nel libero mercato.

La giuria 2015 è composta da cinque membri effettivi e due membri supplenti.
Membri effettivi:
Un componente di Atelier Kempe Thill (Paesi Bassi), studio vincitore della quarta edizione,
Carmen Espegel (Spagna)
Paola Delmonte (Italia)
Massimiliano Monetti (Italia)
Orsina Simona Pierini (Italia)

Membri supplenti:
Camillo Magni (Italia)
Laura Montedoro (Italia)

La prima scadenza
Per partecipare alla prima fase si richiede di segnalare l’opera compilando interamente la scheda di iscrizione sul portale premiorivolta.ordinearchitetti.mi.it, completa di tutta la documentazione richiesta, entro le ore 18.00 di venerdì 25 Settembre 2015.

Pubblichiamo il bando completo in italiano ed in inglese
FAQ qui.

Cenni storici:
Il premio è stato istituito dall'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano nel 2007,  con lo scopo di dare un contributo alla ricerca e al dibattito sull’Housing Sociale a livello Europeo. Al suo esordio ricevette la segnalazione di quarantasei progetti; a fianco di quelli italiani vennero segnalati interventi in Austria, Spagna, Olanda, Portogallo, Svizzera e Bulgaria. La giuria, presieduta dall’architetto Carlo Melograni, assegnò il Premio all’architetto spagnolo Guillermo Vàzquez Consuegra, per la realizzazione di un “Edificio per case popolari a Rota” Cadice (SPAGNA).

La seconda edizione, lanciata nel 2009, ricevette la candidatura di quarantadue progetti da dodici paesi Europei, allargando notevolmente la provenienza geografica dei progetti realizzati.
La giuria, presieduta dall’architetto spagnolo Guillermo Vàzquez Consuegra, assegnò il Premio agli architetti ungheresi Kis Péter e Valkai Csaba, dello studio Kis Péter Épìtészmuterme, per la realizzazione di “Pràter Street Social Housing” a Budapest (UNGHERIA).

La terza edizione, bandita nel 2011, ricevette la candidatura di cinquantuno progetti da undici paesi europei, con la new entry della Slovacchia.
La giuria, presieduta dall’architetto ungherese Péter Kis dello studio Kis Péter Épìtészmuterme, conferì il Premio allo studio di architettura tedesco Zanderroth architekten, composto da Sascha Zander e Christian Roth, per la realizzazione del ‘complesso BIGyard’, a Berlino (GERMANIA).

La scorsa edizione, bandita nel 2013, ha ricevuto quarantaquattro progetti da otto paesi europei, con la new entry dell’Irlanda. La giuria, presieduta dall’architetto Sascha Zander di Zanderroth Architekten, ha assegnato il Premio allo studio di architettura olandese Atelier Kempe Thill, composto da Andre Kempe e Oliver Thill, per la realizzazione dell’edificio Hiphouse a Zwolle, Olanda.

Ugo Rivolta (1929-2005)
Architetto di origine novarese poi radicato a Milano, inizia l’attività professionale presso lo studio BBPR, partecipando tra l’altro alla progettazione e alla realizzazione della Torre Velasca (1951-57). In seguito apre il proprio studio con Matilde Baffa, a cui si lega con un lungo e felice sodalizio di vita e di lavoro. Con una concezione rigorosa del mestiere, attento alle necessità e ai bisogni che traduce in soluzioni formali sempre misurate, progetta numerosi insediamenti di edilizia sociale tra i quali emerge il Quartiere Gescal per 6500 abitanti a Quarto Cagnino, Milano (1969-1974), in collaborazione con un ampio gruppo di progettisti: un imponente insediamento, memore dell’utopia lecorbusieriana dei redents, che cerca di ottenere un convincente effetto urbano tramite la dimensione, l’uniformità e l’inclusione di servizi collettivi. Figura esemplare di progettista con un rinnovato interesse, negli ultimi anni, alla formazione delle nuove generazioni attraverso l’insegnamento presso la Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano, alieno da compromessi, è se pre stato capace di porsi in posizione di ascolto e di dialogo con il processo di costruzione dell’ambiente collettivo della città.

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