From 08.04.2015 to 28.04.2015
E' scomparso il 6 aprile 2015 l'architetto Giacomo Polin. Pubblichiamo un ricordo di Franco Raggi
Per Giacomo Polin.
Vorrei parlare dell’architetto dello studioso e dell’amico.
Giacomo Polin è stato architetto, raffinato e colto, attento meno alle mode che alla vocazione a ben costruire con una decisa propensione alla misurata originalità che la buona architettura deve comunicare. Pensando al fatto che le cose vanno meglio se funzionano, Giacomo ha disegnato edifici, case, spazi, oggetti e piccoli paesaggi domestici. Il tutto alla fine era anche bello ma soprattutto poetico ed efficiente. Lo ha fatto anche per se stesso, costruendo con le sue mani piccole architetture per uso personale come il capanno in montagna a Courmayeur e quello nell’isola di Mazzorbetto nella laguna Veneta. Ho sempre invidiato questa sua concretezza e questo coraggio a verificare di persona materiali, forme, proporzioni, dimensioni e, a volte, strani coraggiosi colori.
Come studioso Giacomo ha percorso con critiche e intuizioni originali la storia del razionalismo italiano scrivendo su Casabella e su Rassegna, indagando tra l’altro le ragioni teoriche e le soluzioni formali nel lavoro di Figini e Pollini dei quali ha curato per il nostro Ordine l’Itinerario di architettura. Infine, forse tra i primi, nel quadro della rivalutazione critica della architettura civile milanese del dopoguerra, ha posto attenzione a figure professionali colte ma intellettualmente riservate come Caccia Dominioni. L’interesse per il compito civile e immaginifico della architettura civile ha condotto Giacomo alla raccolta e alla diffusione dello straordinario materiale tecnico e iconografico sulla costruzione della Autostrada del Sole. Di questa impresa collettiva, architettonica e paesaggistica il suo saggio di qualche anno fa coglie gli aspetti visionari, identitari e progressivi che nell’immaginario collettivo con la costruzione dei grandi viadotti autostradali, portarono l’Italia nella modernità.
Sono stato amico di Giacomo, di 11 anni più vecchio ma intellettualmente coetanei e con punti di vista contrastanti dove l’intransigenza etica di Giacomo si manifestava più forte della mia tolleranza a volte per lui un po’ buonista. Cercava e costruiva visioni architettoniche volutamente provocatorie ma capaci di sollevare problemi reali e proporre soluzioni; come la sua idea “forte” di costruire la nuova Moschea di Milano in piazza S. Erasmo, al posto della sede dei vigili urbani denominata nei nostri anni giovanili Fort Apache perché lì venivano proditoriamente portate dai vigili le automobili rimosse; a volte anche le nostre.
Amante dei paradossi ultimamente mi invitava, per principio anagrafico, a farmi da parte per lasciare il posto a giovani vitali energie nel campo del progetto e dell’insegnamento. “Per legge, dopo i 65 anni, bisognerebbe sparire dalla scena professionale” diceva. Cercando di salvarmi difendevo il diritto alla qualità del pensiero, che non ha età. Purtroppo si è fatto da parte prima lui. Ci mancherà.
Ciao Giacomo.
Franco Raggi
Giacomo Polin è nato il 4 febbraio 1956 a Milano. Maturità classica al liceo Berchet, si è laureato allo IUAV nel 1980.
Entrato nella redazione di “Casabella” sotto la direzione di Tomas Maldonado, assistente con Pierre Alain Croset, dal 1982 al 1990 con Vittorio Gregotti, viaggiando oltre che in Italia, anche in Giappone, Olanda Spagna e Gran Bretagna.
dal 1985 al 1992 condivide lo studio di Gino Pollini, continuando però a svolgere una intensa attività pubblicistica: “Modo”, “Rassegna”, “Quaderns d’arquitectura y urbanisme”,“Città e dintorni”, “Abitare”. E poi la curatela di volumi dedicati agli interni e il razionalismo, l’allestimento della mostra di Figini e Pollini nel 1996.
Affianca costantemente l’impegno professionale alla collaborazione a diversi corsi universitari in Italia ed all’estero e la partecipazione a numerosi concorsi, vincendone alcuni: concorso per la ricostruzione di piazza Fontana a Milano, 1988, con Gino Pollini e Giulio Marini, ripreso nel 2009; concorso per la nuova chiesa del Sacro Cuore a Sondrio, 1989, con ing. Damiano Cattaneo; concorso per un centro polifunzionale a Castrezzato (BS), 1996, con Giulio Marini e Antonio Rapaggi.
Ricordiamo la realizzazione della chiesa del sacro cuore; gli Uffici per la società adriatica gas, 1995; gli edifici di via Correggio a Milano, 2010-13; la casa di Lucignano e la mostra in Triennale dedicata agli schizzi di Giancarlo De Carlo curata insieme ad Anna De Carlo, 2014-15.