From 14.10.2014 to 30.10.2014
Giovedì 30 ottobre alle ore 21,15 in via Solferino 17, una serata dedicata alle trasformazioni urbane complesse tra storia moderna e contemporanea. Marco Biraghi e Matteo Poli ne parlano con Stefano Boeri e Ugo De Bernardi
Ordine degli Architetti PPC della provincia di Milano
giovedì 30 ottobre 2014
via Solferino 17, Milano
ore 21,15
Sono stati richiesti 2 cfp. Numero di posti limitati, accredito obbligatorio qui.
La serata che vi proponiamo prende spunto dalla ristampa del volume edito nel 1965 da Renzo Zingone, promotore originario della città di nuova fondazione, pubblicato in forma di catalogo dell’allestimento dedicato a Zingonia all’interno della sezione Monditalia della Biennale di Architettura di Venezia dai curatori Marco Biraghi, Matteo Poli e Luca Astorri.
Uno slancio ambizioso parzialmente realizzato, mutato nel corso del tempo allontanandosi per molti versi da quanto immaginato originariamente: Utopia? Mera ambizione imprenditoriale?
ne discuteranno:
Stefano Boeri, architetto milanese. È stato redattore capo delle riviste "Abitare" e "Domus". Professore di Progettazione Urbanistica presso il Politecnico di Milano. Ha insegnato come visiting professor presso lo Strelka Institute, Harvard GSD, Berlage Institute e Architectural Association.
Ugo De Bernardi, Ingegnere civile, docente di Finanza Immobiliare alla SDA Bocconi. Ha lavorato in RAS, CB Richard Ellis Italia, Pirelli RE, Generali prop, Citylife e Avalon RE. Attualmente è partner e Amministratore Delegato di Re.x società di consulenza finanziara immobiliare e AD degli investimenti immobiliari per Finint Investments SGR
con i curatori della mostra e del volume:
Marco Biraghi, professore associato di Storia dell’architettura contemporanea, alla Scuola i Architettura e Società del Politecnico di Milano. Tra i fondatori di GIZMO, collettivo di ricerca che si occupa di storia e critica dell’architettura contemporanea
Matteo Poli, ricercatore in Architettura del Paesaggio presso il Politecnico di Milano e insegna in diverse università americane ed europee. Dal 2004 al 2007 ha scritto per Domus e dal 2007 è membro della redazione di Abitare. ha collaborato con OMA e West 8 tra il 1997 e il 2008. E' tra i fondatori dello studio "Argot ou la maison mobile"
modera:
Franco Raggi, vicepresidente dell'Ordine degli Architetti PPC della provincia di Milano
La domanda attorno cui ci si vuole interrogare riguarda l’attualità di Zingonia, tra esiti e buone intenzioni. Che significa metterla a confronto con alcune delle recenti trasformazioni urbane, sia pur in una condizione operativa profondamente mutata: comprendere le traiettorie che imprimeranno al tessuto della città metropolitana, quanto si mescolino, scivolino o scontrino con essa, quanto modifichino la superficie piuttosto che la struttura dell’abitare la città, alla luce di esperienze del recente passato.
"Questo libro, originariamente pubblicato nel 1965 da Zingone Iniziative Fondiarie per volontà del suo fondatore, Renzo Zingone, costituisce l’ideale catalogo della mostra Z! Zingonia, Mon Amour, realizzata da Argot ou la Maison Mobile e Marco Biraghi per la sezione Monditalia 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, 2014.
La riproposizione integrale e conforme all’originale della pubblicazione è stata fatta precedere da un saggio di inquadramento storico-critico della vicenda di Zingonia, da alcuni stralci di un’intervista audio a Renzo Zingone risalente alla metà degli anni settanta e da un suo breve profilo biografico.
Zingonia... la nuova città è una capsula del tempo fatta di buone intenzioni che arriva direttamente dagli anni sessanta, una memoria dei desideri, delle ambizioni e dei sogni della migliore imprenditorialità italiana, prima di doversi misurare con gli errori, le mancanze e gli imprevisti della realtà. Come la scoperta a Similaun di Ötzi (l’uomo del 3000 a.C. mummificato nel ghiaccio) ha portato a una rivoluzione nella consapevolezza della vita e dei costumi dei nostri antenati, così osservare oggi Zingonia può darci conoscenze sull’Italia degli ultimi cinquant’anni, ma anche idee, emozioni, ispirazioni per immaginarne il futuro. Dove non sia soltanto l’utopia a misurarsi con la realtà, ma anche la realtà a imparare dall’utopia."