From 12.06.2012 to 19.06.2012
Il 18 giugno alle 15 presso il Collegio degli Ingegneri e Architetti in corso Venezia 16, un convegno dedicato al nuovo strumento urbanistico generale dei Comuni della Lombardia (PGT).
Lunedì 18 giugno dalle ore 15:00 si svolgerà il convegno:
“Il nuovo strumento urbanistico generale dei Comuni della Lombardia (PGT) dopo 7 anni dall’approvazione della legge regionale n. 12/2005”,
Palazzo Serbelloni
Sala Cinema Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano
Corso Venezia, 16 – Milano
Con il patrocinio della Regione Lombardia e dell'Ordine degli Architetti di Milano.
Per info: INU Tel/Fax 02.33605130 Mob. 333.6215212 - e-mail lombardia@inu.it www.inu.it
PROGRAMMA
Presiede:
Prof. Federico Oliva Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica
Introduzione:
Arch. Luca Imberti Presidente dell’INU Lombardia
Intervengono:
Arch. Gian Angelo Bravo Vice Direttore Generale dell’assessorato al territorio della
Regione Lombardia
Considerazioni sullo stato di attuazione della L.r. 12/2005
Avv. Fortunato Pagano Presidente Onorario dell’INU Lombardia
Finalità (e distorsioni) del “documento di piano” e la
conformazione progressiva dell’edificabilità con esso solo
da avviare
Prof. Pier Giorgio Vitillo Componente del Direttivo nazionale dell’INU
Concertazioni, negoziazioni e possibile ricorso alla
concorsualità nella fase del processo che va dal documento
di piano ai piani attuativi
Arch. Piergiorgio Tosetti Componente del direttivo INU Lombardia
Il piano dei servizi ed il welfare urbano – Sostenibilità ed
efficacia delle scelte nelle varie dimensioni delle realtà
locali
Arch. Andrea Arcidiacono Componente del direttivo INU Lombardia
Disciplina e governo della città esistente. Questioni di tutela, riqualificazione e disegno urbano
Dibattito
Il nuovo strumento urbanistico generale dei Comuni della Lombardia (PGT) dopo 7 anni dall’approvazione della legge regionale n. 12/2005
18 Giugno 2012 dalle ore 15:00
In linea di massima si ritiene che nel corso del convegno dovrebbero essere oggetto di privilegiata attenzione i seguenti temi:
1) Natura del documento di piano – Varie possibili applicazioni delle norme di legge ad esso relative – Analisi delle scelte fatte nel corso dei suddetti sette anni.
Da un angolo di visuale attento al documento di piano si ritiene che meritino, in particolare, approfondimenti le seguenti questioni
a) possibilità o meno di riconoscere rilevanza strategica alle scelte fatte dai Comuni con i PGT
b) ammissibile grado di definizione delle scelte stesse – eccessi di definizione riscontrabili
c) gestione del passaggio dal documento di piano non conformativo della proprietà a fini edificatori ai piani e programmi attuativi con i quali, in base alla legge, interviene la conformazione stessa
d) esperienze maturate quanto all’individuazione di “criteri di negoziazione” espressamente previsti dalla legge ed a quello che si può indicare come il governo della programmazione negoziata e con essa della suddetta conformazione edificatoria solo prefigurata dal documento di piano
e) le nuove inaspettate rigidità imputabili a vischiosità culturali e tecniche, a distorte applicazioni della legge ad esse conseguenti ed a scarsa fiducia nella possibilità di una gestione urbanistica (a valle dell’approvazione del documento di piano), soddisfacente al fine di dare definizione e proiezione operativa alle scelte di massima nel documento stesso contenute
f) nuovi possibili modi della conformazione edificatoria nell’interesse pubblico.
2) Natura e finalità del piano dei servizi che si dovrebbe configurare come un “piano programma”
Analisi delle esperienze maturate da diversi Comuni
Analisi, altresì, delle difficoltà che nell’attuale momento si pongono quanto al perseguimento degli obiettivi del welfare urbano.
Analisi delle esperienze maturate quanto alla disciplina degli apporti che al perseguimento di detti obiettivi possono essere dati dalla società civile e dai privati in applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale.
Analisi delle scelte fatte con i piani dei servizi quanto all’edilizia residenziale sociale.
3) Esperienze maturate, quanto alla disciplina del tessuto urbano consolidato, dell’ordinario recupero edilizio e del recupero urbanistico che presenta minore rilevanza (e non risulta affidato ad iniziative di trasformazione previste dal documento di piano) mediante il piano delle regole che dei tre strumenti costitutivi del PGT è, pur, quello la cui disciplina presenta minori diversità rispetto a quella del piano regolatore generale.
4) L’occasione offerta dal convegno può forse essere colta anche per avviare (solo avviare), discutendo del passaggio dal documento di piano ai piani e programmi attuativi conformativi a fini edificatori, una riflessione sul ricorso in Lombardia alla pianificazione per accordi.
Ormai datata risulta in Lombardia la programmazione urbanistica negoziata prima prevista da leggi speciali e poi assunta, con la l. 12, come oggetto di disciplina ordinaria.
Una attenta analisi delle varie categorie di programmi integrati di intervento sicuramente individuabili – analisi che (lo si ribadisce) con il convegno può solo essere avviata - può contribuire a valutare, dopo 7 anni, la decisione di mutuare, in parte, con la 12 l’impianto della suddetta disciplina speciale e derogatoria cui, però, in concreto, ha anche fatto seguito, in numerosi casi, quella che può essere indicata come una regressione verso il vecchio piano regolatore direttamente conformativo a fini edificatori e contraddistinto spesso da alcuni eccessi di presunzione e da sicuramente inopportune rigidità.
Destinatari dell’iniziativa:
-le Amministrazioni Comunali
-dirigenti e funzionari della Regione e delle Province che risultano impegnati sui temi del governo del territorio
-Ordini degli Ingegneri e degli Architetti
-urbanisti ed altri soggetti che a vario titolo hanno interesse per i problemi del governo del territorio
-docenti e studenti delle Facoltà di ingegneria e di architettura etc.
* * *
Si ritiene che possa essere oggetto di una diversa iniziativa da assumere dopo le ferie estive il tentativo di promuovere analisi comparate e valutazioni dei diversi modelli perequativi e compensativi cui dai Comuni con i PGT è stato fatto ricorso in applicazione dell’art. 11 della legge 12 che, come è noto, nel prevedere in merito facoltà dei Comuni stessi, consente ad essi diverse opzioni.