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Affidamento di incarico: e adesso?

From 12.04.2012 to 13.05.2012

Con l’abolizione di ogni riferimento ai tariffari di fatto si sono private le Stazioni Appaltanti di regole condivise per il calcolo degli importi a base d’asta delle gare di affidamento

Con l’abolizione di ogni riferimento ai tariffari di fatto si sono private le Stazioni Appaltanti di regole condivise per il calcolo degli importi a base d’asta delle gare di affidamento di servizi di architettura e ingegneria, necessari a loro volta a determinare la procedura di affidamento, come noto variabile in funzione dell’importo stimato.
Una assenza di regole che non fa che alimentare la già ampia discrezionalità dei RUP che sottostimando un servizio possono procedere ad affidamenti diretti invece che a procedure di offerta, aperta ristretta o negoziata che sia.

Per cercare risposta a tale problema alla Camera vi è un ordine del giorno che impegna il Governo a stabilire “parametri di riferimento per la valutazione preventiva dei servizi professionali da affidare con gara”, di cui non si conosce ancora esito.
Contemporaneamente il CNAPPC ha presentato all’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture (AVCP) un quesito per avere autorevole pronunciamento sulle procedure che le stazioni appaltanti dovrebbero adottare per calcolare in modo oggettivo e trasparente l'importo dei compensi da porre a base di gara.

Intanto per il CNAPPC, fino all'emanazione delle suddette tabelle parametriche ministeriali 0 fino al pronunciamento dell'AVCP, in assenza eli riferimenti alternativi, l'importo da porre a base di gara potrà continuare essere motivatamente determinato sulla base dei corrispettivi ricavati dalle tabelle del D.M. 4 aprile 2001, e comunque documentato tra gli elaborati di gara.

Saranno gli Ordini e il Consiglio Nazionale a vigilare sulla corretta applicazione delle citate disposizioni, individuando le eventuali procedure anomale e invitando le relative  stazioni appaltanti a voler superare le anomalie rilevate.
In mancanza di riscontro, gli Ordini e/o il Consiglio Nazionale potranno segnalare tali procedure anomale all'Autorità di vigilanza.

Allegato il documento del CNAPPC


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