From 25.11.2011 to 30.11.2011
Il 29 novembre 2011, presso il Teatro Arsenale di Milano, l’azienda Olivari presenta il catalogo e il sito 2012 dalle 18.30 alle 21.30
Il 29 novembre 2011, presso il Teatro Arsenale di Milano, l’azienda Olivari presenta il catalogo e il sito 2012 totalmente rinnovati nella loro veste creativa, affidata a Fabio Calvi e Paolo Brambilla, e grafica curata da Marco Strina.
Il nuovo catalogo e il nuovo sito Olivari, oltre ad essere strumenti di lavoro semplici e razionali, sono un piacere da sfogliare grazie al contributo di cinque fotografi di formazione diversa, che hanno dato la loro personale interpretazione dell’intera gamma delle maniglie: Ramak Fazel, ben noto a livello internazionale in vari campi, Laura Fantacuzzi, giovane diplomata, sua collaboratrice fino ad alcuni anni fa, Max Rommel, fotografo d’arte di origine friulana ma operativo a Milano, il palermitano Alessandro Di Giugno, specializzato in reportage di sport e arte contemporanea e il giovane milanese Bruno Pulici vincitore quest’anno di un premio di fotografia documentaria.
I cinque fotografi hanno riletto con attenzione e ironia le maniglie di tutto il catalogo, a partire da quelle storiche di Gio Ponti, Franco Albini, Ignazio Gardella, Luigi Caccia Dominioni, tuttora in produzione, fino a quelle più recenti firmate da grandi architetti contemporanei - Shigeru Ban, Steven Holl, Toyo Ito, Daniel Libeskind, Dominique Perrault - e da designer tra i più interessanti e famosi internazionalmente: Patricia Urquiola, Piero Lissoni, James Irvine, Rodolfo Dordoni.
La direzione creativa del progetto è di Fabio Calvi e Paolo Brambilla Architetti, che hanno ideato anche l’originale allestimento presso il Teatro Arsenale. Il concept e la grafica del catalogo e del sito sono a cura di Marco Strina.
Dal 1911 Olivari realizza maniglie in Italia, all'interno dei propri stabilimenti di Borgomanero, dove si svolge l’intero ciclo produttivo, avvalendosi delle tecnologie più evolute affiancate alla sapienza artigianale accumulata in cento anni di storia, affidando, fin dagli anni ’30, il disegno dei progetti ai creativi più affermati nel mondo del design e dell’architettura.