From 25.10.2011 to 11.11.2011
Giovedì 10 novembre presso l'Ordine via Solferino, 17 alle ore 21.15 si tiene la serata: Progetti verdi come strategie di recupero di microspazi urbani
Giovedì 10 novembre presso l'Ordine via Solferino, 17 alle ore 21.15 si tiene la serata: Giardini inaspettati, Progetti verdi come strategie di recupero di microspazi urbani
Progettare spazi aperti può non essere solo un’azione personale, ma diventare un’esperienza collettiva, frutto di un processo più ampio, che vede il paesaggista non solo progettare, ma facilitare un percorso decisionale, agevolare l’adozione di un luogo da parte di una comunità, trasformarlo grazie al contributo di una rete formata da diversi attori sociali, dai Guerrilla Gardeners ai florovivaisti.
Orti spontanei, cascine sociali, giardini terapeutici, giardini condivisi, percorsi esperienziali tracciano una rete che produce segni visibili nel paesaggio urbano, ne addolcisce i contorni, anima gli spazi residuali, semina fiori e ortaggi nelle crepe cittadine, elargisce bellezza, benessere e coesione sociale.
Esiste un enorme potenziale di piccoli spazi e aree private, al di là delle grandi strategie di sviluppo del verde urbano, su cui è possibile lavorare in tempi brevi per ottenere angoli verdi, in grado di cambiare l’immagine e la fruibilità della città.
Cortili, ingressi, muri, terrazzi, angoli bui, facciate condominiali e altri inattesi ambienti sottoutilizzati, se non trascurati, si trasformano per mano del paesaggista in nome di una migliore qualità dell’abitare e del valore terapeutico del vivere a contatto del verde, secondo un nuovo vocabolario che parla di tetti
verdi, giardini pensili, patio, pareti vegetate, muri verdi, bosco verticale, metrobosco, orti diffusi...
INTERVENGONO
Francesca Neonato, Agronoma e Paesaggista
Emanuele Bortolotti, Agronomo e Paesaggista
Alessandro Rocca, Architetto e Scrittore
CONDUCE
Franco Raggi, Architetto e Vicepresidente dell’Ordine di Milano