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Ritratti di fabbriche. Fotografie originali di paesaggi industriali milanesi a firma Gabriele Basilico, scattate tra il 1978 e il 1980

Dal 08.04.2014 al 08.05.2014

Ordine e Fondazione dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano

via Solferino 19, Milano

Modalità:

Mostra

Ente erogatore:

Fondazione OAMi

Area:

Architettura Mostre

Organizzato da: Fondazione OAMi

In collaborazione con: Studio Gabriele Basilico

Dal 08.04.2014 al 08.05.2014

Prosegue fino all'8 Maggio 2014 la mostra con ventotto fotografie originali di paesaggi industriali a firma Gabriele Basilico, scattate tra il 1978 e il 1980, a cura di Roberto Mutti, con un allestimento di Franco Raggi

Prosegue fino all'8 Maggio 2014 la mostra allestita in sede con le foto originali di paesaggi industriali a firma Gabriele Basilico, scattate tra il 1978 e il 1980, a cura di Roberto Mutti, con un allestimento di Franco Raggi. L'Ordine e la Fondazione hanno promosso questa mostra con la Fondazione 3M e il patrocinio dello Studio Basilico. Le immagini esposte in mostra appartengono all’Archivio Storico della Fondazione 3M. Si ringrazia Giovanna Calvenzi.

La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
LA MOSTRA
Nella primavera del 1978, l’Istituto Nazionale di Urbanistica chiede a Gabriele Basilico di realizzare un servizio fotografico su Milano. Con grande attenzione e il rigore che già lo caratterizzava, il fotografo ha per prima cosa immaginato un progetto originale capace di indagare nell’animo più profondo della città, quello caratterizzato dalla presenza di costruzioni industriali.
Dal 1978 al 1980 ha così frequentato diverse zone della città alla ricerca dei segni architettonici più marcati da riproporre all’occhio spesso distratto dei milanesi.“Per la prima volta ho visto nel mirino della mia Nikon le strade e le facciate delle fabbriche stagliarsi nitide – racconta – Ho visto, come se non l’avessi visto prima, l’architettura riproporsi in modo scenografico e monumentale”.
Nel 1981 il lavoro è concluso e viene pubblicato dall’editore Sugar in un volume che, pur stampato in modo non impeccabile ma arricchito da piccole preziosità come la cartina di Milano con le indicazioni dei luoghi fotografati, diventerà una pietra miliare nella storia della fotografia italiana di questo genere.Qui emergono due aspetti degni di considerazione: da una parte la capacità di indagine di un fotografo che può contare sulla formazione di architetto per ottenere risultati di grande valore compositivo, dall’altra la sua raffinata cultura fotografica che lo rende uno dei migliori interpreti della lezione della Scuola di Düsseldorf dei coniugi Becher come il bellissimo titolo “Milano. Ritratti di fabbriche” suggerisce. [Roberto Mutti]