Piscina Argelati

Risale al 1915 il primo impianto balneare realizzato sul sito dell’attuale piscina Argelati: la posizione nei pressi del naviglio permetteva l’alimentazione con l’acqua del canale. Soltanto dal 1929 si è iniziato ad attingere dalla falda sotterranea, svincolando la scelta dell’area dove realizzare la piscina dalla presenza di corsi d’acqua.

Il rifacimento dell’impianto inizia nel 1958, ad opera di Arrigo Arrighetti, dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune. L’impianto comprende tre vasche distinte: una per i nuotatori, una per i principianti ed una per i bambini. La novità di queste vasche è di avere tutti gli spigoli arrotondati: una scelta fortemente contrastata dalla dirigenza del CONI – all’epoca gestore dell’impianto – che venne difesa strenuamente da Arrighetti per enfatizzare il carattere non agonistico dell’impianto che, al contrario, vuole presentarsi come leisure pool. La linea curva, del resto, è la matrice di tutti gli elementi del progetto ed investe anche l’ingresso, il bar, i servizi igienici, le docce e gli spogliatoi. Il solarium, previsto sulla copertura, è collegato da una scala a chiocciola mentre L’elemento che caratterizza l’esterno è il grande disco dell’ingresso, posto sopra al muro di cinta realizzato in mattoni a spina di pesce.

Dopo una serie di edifici improntati ad un razionalismo quasi severo, con  volumi netti e spigoli vivi, Arrighetti si avvicina progressivamente ad alcune esperienze dell’architettura organica o alla sperimentazione plastica di Luigi Moretti.

Paolo Brambilla