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Il Parco Forlanini

Anno: 1970 - 0000

Località: Milano, Parco Forlanini - Ortica

Indirizzo: viale Forlanini, via Privata Taverna,

Destinazione d'uso: Parchi Pubblici

Progettista: 

Il Parco Forlanini

L’ambito del Parco1, risultato della composizione di aree verdi adibite a usi diversi consolidatisi nel tempo, si estende dalla cintura ferroviaria est, dove sorge l’attuale stazione Forlanini FN, sino al confine con il comune di Segrate e risulta diviso in due parti dalla Tangenziale: la parte ovest destinata all’agricoltura e quella est di circa 53 ha che rappresenta il parco di fruizione vero e proprio.  L’ideazione del Parco è fatta risalire agli anni del primo dopoguerra e la sua realizzazione2, persegue l’intento di destinare un’ampia area verde immersa nel paesaggio rurale a uso sportivo e ricreativo.

Dopo la metà degli anni novanta3, la politica del verde definita dal Comune ha inteso salvaguardare gli ambiti naturali e le aree agricole attraverso la pianificazione di una cintura verde, costituita da una successione di parchi urbani tra cui il parco Forlanini (entrato a far parte del Parco Sud nel 1990), che ne rappresentava il tassello strategico della fascia est. Nel 2001 il Comune ha indetto un Concorso Internazionale per il Grande Forlanini, vinto dal portoghese Gonçalo Byrne; la proposta del progetto era fondata sulla delimitazione di un grande vuoto centrale, e definiva un’alternanza di paesaggi naturali e agricoli, attraverso il tema conduttore dell’acqua e degli argini nella loro connotazione agricola. L’impraticabilità attuativa del progetto di Byrne per la mancanza delle risorse economiche ha portato a rivisitarlo con modalità differenti, perseguendo e salvaguardando la volontà di implementare la rete ecologica lungo il fiume e il vasto insieme di spazi aperti ad esso connesso. In questa direzione lo studio di fattibilità RE-Lambro4 propone la formazione di un grande parco territoriale esteso da piazza Tricolore all’Idroscalo.

L’assetto paesaggistico del Parco valorizza la secolare struttura agricola, nelle tracce ancora presente del Catasto Teresiano (1760), valorizzando la struttura storica e paesaggistica ancora apprezzabile. La principale via d’accesso al Parco è la Strada privata Taverna, a est della quale è stato realizzato nel 2013 un campo da golf. Da via Corelli si accede anche al Centro Sportivo Saini (16,6 ettari), parte integrante del Parco, il cui confine sud è costituito da viale Forlanini, scavalcabile attraverso una passerella ciclo-pedonale che lo mette in comunicazione con i quartieri Forlanini-Monluè, Taliedo e la frazione di Linate. Il Parco presenta un disegno semplice, composto da grandi aree agricole, rogge, viali alberati e asfaltati, distese di prati ed è caratterizzato dalla presenza di gruppi boscati di un’unica specie, sia sempreverdi sia caducifoglia. A nord-est si trova il laghetto Salesina, in prossimità dell’omonima cascina, uno specchio d’acqua creato riqualificando una cava di proprietà comunale.  Il mantenimento delle funzioni agricole fino al decennio scorso ha garantito la sopravvivenza di alcune antiche cascine5. Negli anni il Comune è entrato in possesso di gran parte delle aree, anche se il territorio del Parco è stato nl frattempo in parte eroso6, oltre che dagli interventi prima ricordati, da alcuni parcheggi in prossimità dell’area espositiva di Novegro.

 

Marta Magnani



[1] Comparto 4 dei Piani di Cintura Urbana "Parco est Idroscalo" della Città Metropolitana (Approvato dal Consiglio Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano con delibera n. 33 del 17 luglio 2007).

[2] 1964 -1970, progetto degli architetti Mercandino e Beretta.

[3] “Nove Parchi per Milano” Pierluigi Nicolin,Raffaello Cecchi & Vincenza Lima, Pippo Traversi 1995, “Ricostruire la grande Milano”, il “Documento di inquadramento per le politiche urbanistiche” 2000.

[4] Finanziato da Fondazione Cariplo e sviluppato tra il 2013 e il 2015 da numerose istituzioni e associazioni tra cui ERSAF/Regione Lombardia, Comune di Milano, oltre al DAStU-Politecnico di Milano, PLIS della Media Valle del Lambro e Legambiente Lombardia, Associazione Grande Parco Forlanini.

[5] La Cascina Cavriano ancora oggi azienda agricola; la Cascina Sant’Ambrogio sede dell’associazione Cascinet; la Cascina Taverna e la Cascina Casanova di proprietà del Comune di Milano; la Cascina Salesina (che dà nome al laghetto), la Cascina Villa Landa e la Cascina Case Nuove di proprietà privata.

[6] E’ temporaneamente presente anche il campo base degli operai della linea metropolitana M4.