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Edificio per abitazioni ed uffici Perego

Anno: 1946 - 1948

Località: Milano, Brera

Indirizzo: via Borgonuovo 4, piazza Sant'Erasmo 5-7

Destinazione d'uso: Edifici per residenze ed uffici

Progettista: BBPR

L’intervento insiste su un’area centralissima, duramente colpita dai bombardamenti e composta da tre lotti non direttamente collegati tra loro. Per questo motivo i progettisti articolano il complesso in tre edifici separati, ciascuno con il proprio ingresso, portineria e servizi, ma disegnati in modo da costituire una composizione unitaria: il primo e il secondo, corrispondenti rispettivamente al civico 4 di via Borgonuovo e al civico 5 di piazza Sant’Erasmo, si articolano attorno ad un cortile interno, mentre il terzo, con accesso al numero 7 della piazza, si sviluppa in profondità verso un giardino. Il fronte su via Borgonuovo, a sua volta, si compone di due parti: una facciata ottocentesca, recuperata e mantenuta in considerazione del suo valore ambientale, più che del suo valore architettonico, e una porzione più piccola che ne riprende le proporzioni delle finestre. Le due parti sono collegate da serie di logge sovrapposte che permette di gestire e mascherare l’angolo che i due tratti di facciata creano tra loro a causa dell’andamento irregolare del tracciato stradale. Oltrepassato l’androne, ricavato in corrispondenza del punto di giunzione tra la facciata vecchia e quella nuova, si apre il cortile in cui è la struttura portante in cemento a scandire lo spazio. I tamponamenti, le finestre, le logge, i porticati e le scale sono collocate all’interno della griglia in funzione delle necessità distributive. Le finestre sono delimitate da quattro pannelli prefabbricati in graniglia di marmo: il pannello inferiore è disegnato per ospitare il radiatore e quello superiore per coprire il rullo dell’avvolgibile.

 

Questo è il primo di una serie di interventi nella parte storica della città in cui la conservazione della memoria dei luoghi è alla base delle scelte progettuali di Belgiojoso, Peressutti e Rogers. Il progetto è tanto più significativo se si considera che nella primissima fase della ricostruzione post-bellica, nella seconda metà degli anni Quaranta, buona parte delle nuove costruzioni milanesi sono ancora legate al monumentalismo che aveva caratterizzato buona parte dell’architettura degli anni Trenta. La sobrietà e il tono domestico di questo progetto, al contrario, sono segnali di un orientamento nuovo. Ritroviamo lo stesso atteggiamento progettuale in molti interventi successivi dello studio BBPR, tutti in aree particolarmente ricche di memoria nel centro di Milano: il rifacimento di Palazzo Ponti in via Bigli (1950) e la ricostruzione di Casa Lurani Cernuschi in via Cappuccio (1959); gli edifici di via Maddalena (1965) di via Sant’Andrea (1965) e di piazza San Giorgio (1968); ed infine nei progetti non realizzati per la Palazzina Riva in via Borgonuovo (1955) e l’orfanotrofio “Stellinn” in corso Magenta (1963) .

 

Paolo Brambilla

BIBLIOGRAFIA SUL COMPLESSO:

 

Edificio di abitazione a Milano

in “Metron”, n.38, ottobre 1950, pp.13-16

 

Immeuble a Milan

in “Architecture d'aujourd'hui”, n.41, giugno 1952, p.49

 

P. Bottoni

Antologia di edifici moderni in Milano

Editoriale Domus, Milano 1954

 

G. Forti, G. Gai

Case

Vallardi, Milano 1955, tavv.416-418

 

M. Grandi, A. Pracchi

Milano. Guida all’architettura moderna

Zanichelli, Bologna 1980

 

G. Gramigna, S. Mazza

Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca

Hoepli, Milano 2001