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Complesso residenziale

Anno: 1961 - 1968

Località: Milano, Brera

Indirizzo: via Cavalieri del Santo Sepolcro 10-12, via dei Chiostri 1, via Pontaccio 8-10, via Solferino 7

Destinazione d'uso: Edifici residenziali

Progettista: BBPR

 

Il complesso residenziale comprende tre edifici: il primo si affaccia su via Solferino, ed è formato a sua volta da una parte su strada risalente al 1890, mantenuta e rinnovata, e da una parte nuova che si sviluppa verso i chiostri di San Simpliciano; il secondo è un edificio di sette piani con accesso da via Cavalieri del Santo Sepolcro; il terzo, in analogia con il primo, ha una facciata su via Pontaccio che risale al Settecento e si sviluppa verso il giardino interno. Quest'ultimo edificio, che è il più grande e il più alto, raggiunge gli undici piani ed ha un cortile coperto ellittico al proprio interno. I tre edifici sono connessi visivamente dal lato verso i giardini e, quando sono visti da via Cavalieri del Santo Sepolcro, sono leggibili come un unico complesso articolato in volumi frastagliati ottenuti dalla combinazione di un andamento a gradoni con piante fortemente irregolari. Le facciate sono chiuse con pannelli di cemento e graniglia, alternati a finestre in legno a tutta altezza, abbinate a fasce marcapiano in cemento martellinato; le coperture sono in rame e i pavimenti delle terrazze in cotto.

 

In questo complesso trova uno sviluppo compiuto il tema dell'edificio a gradoni, che nella declinazione tipica dei BBPR è tendenzialmente destinato all'affaccio verso il lato più riservato, mentre il fronte pubblico mantiene il dialogo con il contesto tramite una facciata allineata al fronte stradale. Il primo progetto a presentare questo disegno è il restauro di Palazzo Ponti in via Bigli (1950) dove il chiostro bramantesco è liberato dalle superfetazioni, per poi essere ampliato con un sopralzo di tre livelli, digradanti in modo che risultino invisibili dal piano terra. Un analogo dispositivo spaziale si ritrova anche nell'edificio per abitazioni in via Vigna (1963): in quel caso, però, la porzione su strada è collegata all'edificio gradonato rivolto sul giardino tramite lo snodo del corpo scala. Il tema del volume scalinato ritorna, di volta in volta diversamente interpretato ma sempre riconoscibile, nell'edificio per abitazioni di via Zezio a Como (1965) e in quello in corso Buenos Aires a Milano (1970); nella sottostazione elettrica per la Metropolitana Milanese a Sesto San Giovanni (1964) e nel coronamento di piazza Meda (1958-1969).

 

Va ricordato infine che i contigui Chiostri di San Simpliciano erano stati oggetto di restauro da parte dei BBPR nel 1939 e che in un'ala dei chiostri ha trovato sede, da quel momento in poi, lo studio BBPR stesso. Dal 1967 i chiostri sono sede della Facoltà Teologica, che oggi occupa anche la parte che fu dello studio.

 

Paolo Brambilla