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Giancarlo De Carlo e l'ILAUD

Dal 12.12.2018 al 13.11.2019

In occasione dell’anniversario della nascita di Giancarlo De Carlo - Genova, 12/12/1919 - annunciamo che il nostro progetto culturale del 2019 sarà incentrato sull'esperienza di De Carlo all'interno dell'ILAUD

In occasione dell’anniversario della nascita di Giancarlo De Carlo - Genova, 12 dicembre 1919 - annunciamo che il nostro progetto culturale del 2019 sarà incentrato sull'esperienza di De Carlo all'interno dell'ILAUD, l’International Laboratory of Architecture and Urban Design, che ha preso avvio nella metà degli anni '70.
Da maggio a novembre 2019 Ordine e Fondazione dedicheranno un semestre a iniziative, ricordi, dibattiti e testimonianze sul tema. Il tutto sarà aperto da una mostra e sarà chiuso dall’uscita di una nuova pubblicazione della collana Quaderni della Fondazione dell’Ordine, entrambe realizzate in collaborazione con l’ILAUD

Giancarlo De Carlo è stato un architetto e un urbanista che ha sempre considerato strettamente uniti questi  due termini della progettazione. Prima come membro del Team 10 e poi come ideatore dell'ILAUD, De Carlo seppe tessere importanti relazioni con architetti di tutto il mondo, coinvolgendo i migliori docenti e studenti delle università straniere a partecipare a workshop progettuali. Aldo Van Eyck, Peter Smithson, Charles Moore, Ralph Erskine, Renzo Piano, Gae Aulenti, Donlyn Lyndon, Georges Candilis, Balkrishna Doshi: queste sono solo alcuni dei nomi di importanti personalità dell'epoca che presero parte ai laboratori ILAUD.

L'obiettivo delle iniziative che organizzeremo è rileggere l'esperienza dell'ILAUD come un grande caleidoscopio svelandone la molteplicità di spunti: le modalità di costruzione e comunicazione del progetto; la partecipazione e il riuso; il rapporto con la città e il territorio. La sei-mesi di via Solferino prevede a più riprese ‘la chiamata’ di testimonianze, dibattiti e confronti. La mostra, che passerà in rassegna i temi affrontati dai laboratori ILAUD, diverrà itinerante e dopo l'allestimento in via Solferino sarà a disposizione per università, altri Ordini italiani e centri di cultura che vorranno ospitarla e sarà proposta anche all’estero, in paesi in cui l’ILAUD oggi è presente. Un ‘salto di confine’ che ripropone ciò che su grande scala è la ‘frontiera mobile’ dell’esperienza De Carlo-ILAUD.

ILAUD nacque nel 1976. De Carlo realizzò un laboratorio internazionale permanente, un luogo di lavoro collettivo tra studenti e docenti italiani e stranieri. Concepito per costruire nuovi percorsi formativi basati sul confronto, l'ILAUD divenne una delle più importanti esperienze didattiche e culturali per gli studenti e gli insegnanti che vi parteciparono. Con una visione di fondo: compito dell’architettura era attivare processi di trasformazione e contribuire al miglioramento della società.

I laboratori erano mezzi per stabilire un contatto col mondo, far confluire ogni esperienza nel progettare, comprendere il fatto che ogni architettura, situazione e territorio è un unicum: “Leggere vuol dire identificare i segni dello spazio fisico, estrarli dalle loro stratificazioni, interpretarli, riordinarli e ricomporli in sistemi che siano significativi oggi per noi […]. La lettura dev’essere compiuta con mente progettante, per rivelare il passato e intravedere il futuro […]. Si legge avendo in mente le nuove immagini che ci si propone di materializzare; si progetta tenendo conto delle scoperte portate dalla lettura; si legge ancora per verificare la corrispondenza delle immagini progettate; si continua a stringere verso una soluzione accelerando le alternanze tra progetto e lettura”.

ILAUD è diventato ed è così uno sguardo affacciato sul mondo dove poter vedere, leggere, studiare, dibattere, vivere e pensare l’architettura da un punto di vista inedito. Rapporto con la storia, complessità del tessuto sociale, paesaggio, identità, ambiente, partecipazione, riuso, rapporto città/territorio: temi che saranno contemplati nel percorso espositivo della mostra, e che saranno al centro delle conferenze, dei convegni e dei dibattiti che si svolgeranno tra maggio e novembre 2019 all’Ordine.

 

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